TORQUEMADA 3 LE DOMANDONE DEL LUNEDÌ
Circolano delle domande anonime che interrogano Torquemada. La cosa mi lusinga, e non poco. Ma mi pare che l’improvvisato “domandatore” (passatemi il poco gradevole neologismo) abbia poca dimestichezza con l’arte della domanda. Innanzitutto, sarei stato grato all’anonimo (o anonima, chissà?) interrogatore se avesse provato a dare qualche risposta alle mie semplici domande che, peraltro, pongo con assoluta trasparenza. Se le mie domande fossero “vaneggiamenti personali, stupidaggini, scoperte dell’acqua calda, pretesi misteri e meschine vendette” (così come il pusillanime estensore le definisce) non solo non troverebbero l’interesse di centinaia di persone a cui via mail esse pervengono, ma avrebbero ricevuto una risposta degna di questo nome da parte (forse) dello stesso puerile compilatore di domande. Tra l’altro il mio antagonista (maschio o femmina che sia) non ha trovato di meglio che distribuire le sue domande - per palese ironia anch’esse prodotte servendosi di carta e stampante aziendale – nell’unico ambiente degno di accogliere le proprie insulse domandine: i cessi.
Ma per non incorrere nel medesimo errore commesso dal mio poco intrigante rivale che a delle domande a saputo rispondere solo con altre domande (peraltro, molto meno intriganti delle mie), risponderò alle fanciullesche domande (si potrebbero definire: carruzzelle e’ ritorno)
DOMANDA SDEGNATA A cui fa seguinto un Risposta indignata: Per la prima volta, forse, carta e le stampanti aziendali hanno trovato nei miei scritti qualcosa di valido da produrre visto che vengono quasi sempre utilizzate da molti per riprodurre interi libri scolastici o documenti aziendali che contengono – spesso e volentieri – strafalcioni o sono il veicolo per piccole o grandi operazioni truffaldine
DOMANDA IMBARAZZANTE Risposta sincera: Il senso del pudore è virtù di quei pochi (come me) che non si nascondono dietro l’ipocrisia e l’anonimato. Torquemada è uno pseudonimo di cui tutti conoscono il vero nome (visto che ne invio copia a centinaia di persone via mail dalla mia stessa casella di posta). In quanto alla vergogna, credo che molti (e molte) farebbero bene a guardare nel loro lurido passato e nel loro putrefatto presente per interrogarsi se sono in grado di provare ancora questo nobile sentimento che mai ha fatto parte dei loro valori. Quando a me, sono sempre disponibile ad un pubblico confronto, qualora l’estensore anonimo voglia finalmente appalesarsi.
DOMANDA ROMANTICA La ipotetica donna, a cui fa riferimento il mio inadeguato interlocutore (magari la stessa che gli ha commissionato le tre domande imbecilli,) è stata fin dal primo momento solo manipolata dal sottoscritto visto che nessun uomo davvero innamorato si precostituisce così tante prove della sua prezzolata attività amatoria se non è intenzionato fin dal primo momento a “sputtanarla” per ripagarla della sua impudicizia. Le persone estranee non esistono visto che la donna incriminata utilizza come strumentali “cagnolini da compagnia” o come utili “acquirenti di beni di lusso” quei fessi che ne foraggiano l’inspiegabile stile di vita “principesco”. A questi fessi metto a disposizione, qualora ne avessero voglia, la lettura di sms, e-mail o l’ascolto di registrazioni telefoniche (alcune anche risalenti a poche settimane fa), in cui ella stessa confessa le proprie abitudini diciamo “promiscue”. Non di vendetta si tratta, ma di puro interesse a smascherarne vizi privati ed aziendali che, tra gli altri illeciti, ci hanno condotto al baratro attuale.
Ma ora, per non farvi sentire la mancanza delle mie domande, ve ne propongo solo due, questa volta, ma particolarmente sostanziose, però. DOMANDONE FISCALE: Perché non si provvede alla pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi (a partire dalla data di assunzione) di tutti i dirigenti, funzionari e impiegati che hanno in qualsiasi modo a che fare con le procedure di approvvigionamento e/o collaudo, così da mettere in chiaro se esistono delle stranezze patrimoniali?
DOMANDONE GOSSIPPARO (non può mai mancare): Rinuncereste alle lusinghe di un attempato signore, che casualmente è anche un vostro “partner d’affari”, che vi offre di soggiornare a sue spese (o nostre?) per una decina di giorni in un fantastico resort sito su un’imprecisata isola dell’Oceano Pacifico, consentendovi, per giunta,di essere accompagnata dal vostro ignaro(?) ed anziano (e per questo molto distratto) consorte? Torquemada (Ciro Pastore)
(P. s.: Caro “Domandatore Anonimo”, apprezzo il tuo tentativo di cimentarti nel contraddittorio con il sottoscritto, ma ti consiglio di esercitarti ancora un po’ nella solitudine del tuo ufficio, altrimenti non mi fai divertire)