Successi che fotografano l'ascesa del Pinot nero d'Oltrepò, dal pregiato Metodo Classico all'elegante rosso da intenditori.
Le degustazioni alla cieca, dalle selezioni locali fino alla finalissima a Roma, proclamano il primo "terroir" vitivinicolo di Lombardia per numero di ettari (13.500) una bandiera della qualità. Tra vini e spumanti premiati molte riconferme, un ritorno e due new entry: Ballabio e Calatroni.
Ecco le aziende Tre Bicchieri: Monsupello di Torricella Verzate con il suo Nature; Castello di Cigognola con il suo 'More; Giorgi F.lli di Canneto Pavese con il 1870; Calatroni di Montecalvo Versiggia con il Pinot 64; Ballabio di Casteggio con il Farfalla; Tenuta Mazzolino di Corvino San Quirico con il Noir '12; Frecciarossa di Casteggio con il Giorgio Odero '12. Sul podio 5 Metodo Classico e due Pinot nero in rosso.
Il presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Michele Rossetti, esprime gioia per un successo che rafforza la percezione di un territorio vocato: "Oggi dobbiamo gioire tutti per un traguardo che illumina un'intera zona di produzione, culla del Pinot nero e del Metodo Classico italiano. Questi 7 Tre Bicchieri - fa sintesi Rossetti - sono l'esito di un lavoro attento, dalla vigna alla cantina".
Rossetti si rivolge a consumatori finali, wine bar e ristorazione: "Mettere in carta o in tavola Oltrepò Pavese significa, oggi ancor di più, premiare produttori attenti e che sanno distinguersi sullo scenario nazionale con una viticoltura di collina che ha i suoi costi per le aziende ma anche molte virtù per chi in un vino cerca identità ed emozione".
Infine un auspicio: "Che questi Tre Bicchieri - conclude Rossetti - siano il punto di partenza per rafforzare la Denominazione con energia e serenità".