Solo case, perché solo quelle consentivano i migliori guadagni: strade? Rete fognaria? Piazze? Giardini pubblici? No, quelli non si vendono altrettanto bene e gli spazi ed i servizi pubblici non sono altrettanto lucrativi quanto le case da vendere ai privati. Le poche strade presenti in città sono quindi cronicamente congestionate di traffico, del tutto insufficienti per numero e dimensioni a smaltire il traffico di tutta la gente che vive in questa grande quantità di case. Le strade sono rimaste quelle storiche, quelle della cittadina descritta da De Filippo talvolta nelle sue commedie.
A questo punto non è facile rendere vivibile la città: non è possibile chiudere il centro storico al traffico, perché non esistono percorsi alternativi, né parcheggi sufficienti per chi arriva in città: attualmente l'unica alternativa reale ai mezzi di trasporto privati sono i pulmini, cosiddetti taxi collettivi, che però non si sa dove sostino, dove passino ed a quali orari. Effettivamente è difficile vedere circolare un mezzo di trasporto pubblico, ma se capita, allora è una disdetta: il pullman è troppo grande per la strada e finisce per bloccare completamente il traffico dietro di sé.
I lavori di riqualificazione hanno migliorato ed allargato i marciapiedi, il che in sé è un bene, ma, visto che lo spazio complessivo non si è certo allargato, di solito questo ha comportato un proporzionale restringimento delle corsie di marcia per gli autoveicoli, con ulteriore blocco del traffico e rimozione di aree di parcheggio.
Il consigliere comunale incaricato dei trasporti, Ottavio Bello, ha concordato con i vertici dell'azienda Eavbus, una intensificazione della presenza dei bus nel centro cittadino: auguriamoci si tratti di mezzi agili e di dimensioni adeguate per la circolazione nel centro città.