Si parla ormai di qualche settimana fa, quando ancora non faceva così caldo e la sera tardi era ancora fattibile accendere il forno con le finestre della cucina spalancate.
Adesso non lo è più, perciò non non me la prenderò se passerete oltre questa ricetta senza degnarla di uno sguardo. E no, non me la prenderò neanche se mi manderete accidenti perchè vi ho fatto venire caldo soltanto a guardare le foto.
Respirare.
Forse l'unica cosa possibile in queste giornate torride, quando il mondo sembra sciogliersi in una mano.
Respirare lontano da qualcuno che è troppo, o troppo poco.
Respirare per calmarsi, per realizzare quello che in cuor nostro sapevamo già da tempo: che alla fine tutto passa, anche quello che non credevamo.
Che le persone cambiano, o forse siamo noi a vederle in modo diverso.
Respirare, perchè la vita è strana ed è inutile farsi troppe aspettative.
Meglio, invece, aspettare. E vedere che succede.
Respirare, perchè anche la cosa che ci sembra più difficile non è, in realtà, così insormontabile.
Forse possiamo farcela, se respiriamo.
- 3 uova
- 250 g farina
- 100 g burro
- 4 bicchierini di marsala
- 200 g amaretti secchi (io ho usato quelli morbidi)
- 1/2 bustina di lievito
- zucchero a velo per spolverizzare
In una ciotola montate le uova con lo zucchero a lungo. Quando il composto sarà gonfio e spumoso incorporate delicatamente la farina setacciata, mescolando dal basso verso l'alto. Fate fondere il burro a bagnomaria e lasciatelo raffreddare leggermente, poi unitelo al composto insieme al lievito setacciato, al marsala e a gli amaretti sbriciolati.
Imburrate e infarinate una tortiera da 22 cm e versatevi il composto all'interno livellando la superficie.
Cuocete nel forno preriscaldato a 160°C per circa 1 ora e 20 minuti, verificando la cottura della torta con la prova stecchino.
Una volta cotta, sfornatela e lasciatela raffreddare completamente, poi spolverizzatela con lo zucchero a velo.