Torta morbida alle fragole e limone: quando sono diventata madre.

Da Andantecongusto @Andantecongusto
You're the sunshine of my life - Steve Wonder
Tredici anni fa a quest'ora giacevo annientata dall'anestesia in un lettino d'ospedale.
Mentre lentamente emergevo dalla nebulosa dell'incoscienza, cercavo di mettere a fuoco l'esserino frignante che si agitava nella culla sistemata al mio fianco: un robino lungo lungo, pieno di peli, capelli, e dalla pelle giallognola che, a dirla tutta io non riconoscevo, perché l'ex abitante della mia pancia aveva assunto nella mia testa, nell'arco di quei nove mesi, le decise sembianze di un angelo.
Si, insomma, uno di quei bambini della pubblicità, tutto guance, fossette, pelle rosea e sorrisoni.
Lei, il mio robino lungo, tutto era tranne che angelico.
Anzi, bruttarello in verità.
Poi niente, non sapevo dove mettere le mani, né avevo idea di come si maneggiasse tale oggetto.
Tutto quello che potevo sentire, era un dolore continuo, una debolezza spaventevole.
Immobile a letto, osservavo le altre mamme muoversi veloci intorno alle culle, cambiare i propri bambini, allattare, tornare ad una parvenza di normalità.
Io invece niente.
Vivevo in attesa di una montata lattea che non arrivava e di una creatura affamatissima che, stufa di non ricevere segni di vita dalle mie mammelle per altro gonfissime, vide bene di innamorarsi del biberon e chi s'è visto s'è visto.
Care amiche lettrici che siete già mamme e voi che lo diventerete un giorno, non credete a chi vi dice che la maternità è insita in ognuna di noi. Balle.
Tutto questo fiume d'amore che vi inonda non appena vi mettono fra le braccia il vostro bambino....mah.
Siamo piuttosto creature smarrite, che cercano di capire quale genere di alieno sia potuto uscire dal nostro corpo, realizzando immediatamente che quell'esserino rumorosissimo non farà nulla da solo per almeno i prossimi due, tre anni.
Credetemi, madri non si nasce.
Nessuna di noi è pronta a diventarlo, e la maggior parte di noi lo fa in maniera del tutto incosciente.
La natura.
La natura ci toglie ogni capacità razionale altrimenti nessuno di noi si riprodurrebbe considerando la situazione.
Ho capito di essere totalmente e indissolubilmente legata a mia figlia intorno al suo terzo mese di vita. Prima c'è stato di tutto: depressione, pianti, rabbia, paura, lancio dell'infante sul letto, terrore di non farcela.
Fu un suo sguardo, uno di quelli per cui potesti gettarti in fondo ad un dirupo.
Un lungo sguardo di adorazione, gioia, eccitazione rivolto proprio a me e a nessun altro.
Non un giocattolo, non un oggetto. Ma a me sola.
In quel momento sono diventata la mamma di Alice.
Non ho mai mancato un appuntamento con il suo compleanno anche in questo blog.
Che Alice è cresciuta lo si vede dalle torte che le ho preparato.
Ci sono state scarpette da ballo e mille piani per una principessa, per poi dirigersi verso la morbidezza di una ciambella alla panna. 
Stavolta ancora un segno di primavera che si avvicina con una torta morbida, confortante, e facilissima, con le prime fragole avvolte dal profumo del limone.
Ma la torta ufficiale per la sua festa è già stata ordinata.
Perché non sembra, ma la ragazza comincia ad avere le idee molto chiare e pare che la sua torta preferita sia in assoluto un certo cheesecake. 
Vi lascio gli ingredienti per questo dolce buonissimo e facile, al quale potrete abbinare la frutta che preferite, o addirittura nulla, per poi tagliarlo e farcirlo come più vi suggerisce la fantasia.
Ingredienti per uno stampo a cerniera da 24/26 cm 
NOTA BENE: TUTTI gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente
200 g di farina
80 g di fecola di patate
5 uova grandi
180 di burro morbido
100 g di yogurt bianco magro
50 g di panna fresca
la scorza grattugiata di 2 limoni non trattati
250 g di zucchero semolato
2 cucchiai di limoncello
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
200 g di fragole, lavate e tagliate a metà
zucchero a velo per rifinire
Per la decorazione:
100 g di cioccolato fondente
una decina di fragole
Rompete le uova e separate gli albumi dai tuorli.
Nella ciotola della planetaria montate il burro morbido e lo zucchero con la frusta, opre c.ca 5 minuti a velocità media, fino ad ottenere un composto soffice e pallido.
A questo punto cominciate ad aggiungere i tuorli, uno alla volta, senza aggiungere il secondo prima che il precedente non sia stato completamente amalgamato.
Mentre la frusta continua a montare aggiungete la panna e lo yogurt che avrete miscelato bene insieme con un cucchiaio, la scorza dei limoni, la vaniglia, il limoncello.
Senza smettere di montare, aggiungete un cucchiaio alla volta, le farine setacciate con il lievito.
Una volta incorporata la farina, fermate la frusta.
Montate a neve ferma gli albumi ed incorporateli con estrema delicatezza al composto, usando una spatola di gommapiuma, e miscelandolo dall'alto in basso.
Versate il composto nello stampo già imburrato e infarinato sistemate sulla superficie le fragole divise, disegnando dei cerchi concentrici.
Mettete in forno a 180° e cuocete per c.ca 60 minuti. Fate la prova stecchino.
Mentre la torta cuoce, fate fondere a bagno maria la cioccolata ed immergetevi le fragole ben lavate ed asciugate.
Fate indurire la cioccolata su un foglio di carta da forno.
Una volta pronta la torta, fatela raffreddare per c.ca 15 minuti e poi sformatela e mettetela su una griglia.
Fa fredda, rifinite con lo zucchero a velo e le vostre fragole al cioccolato.
Servite la torta con una cucchiaiata di panna semimontata.

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