Pugni e calci, si. Il pasticcere modello di oggi è un giovanissimo campione (con le medaglie d’oro al collo, quelle vere) di Tae-Kwon-Do (pr. tecondò), arte marziale nata negli anni ’50-’60 in Corea. Cortesia, integrità, perseveranza, autocontrollo e spirito indomito i principi di quest’arte di autodifesa. Stiamo attenti a chi decidiamo di aggredire senza un’adeguata preparazione. Loro sono dappertutto. Gentilmente al momento giusto, se provocati, un calcio al volo (Tae) nei denti non lo negano a nessuno. Non ci sono limiti di età per praticare questa disciplina. Fa bene al corpo e allo spirito. Male agli aggressori. Ci faccio un pensierino.
Ne prenderei una fetta. Meglio non farlo arrabbiare…
Anche un’altra, và. Tanto la prova costume anti-tricheco style mi pare sia passata.
E’una torta da credenza, semplice e “senza” farina. Nel senso che si prepara con il pane raffermo grattugiato. Tritare il pane duro può essere un’impresa. Per questo io consiglio di usare i panini, più facilmente grattugiabili con un mixer o in alternativa le fette biscottate, che tra l’altro sono anche un pò più dolci e non guasta in questo caso. Gli amaretti potrebbero sembrare in dose abbondante, ma non li ho trovati molto invasivi all’assaggio. La torta ha sfamato 5 cuginetti di varie età festosi e saltellanti ed è finita purtroppo subito.
Per una teglia di 24 cm di diametro:
- 200g di pane raffermo (o fette biscottate)
- 200g di amaretti
- 200g di cioccolato fondente extra
- 2 uova
- 180g di zucchero
- 250g di panna fresca
- 1 bustina di lievito per dolci
- zucchero a velo quanto basta
Accendere il forno a 170°-180°. Grattugiare in un mixer il pane e gli amaretti molto finemente. Fondere il cioccolato a bagnomaria, farlo raffreddare e mischiarlo alla panna. Lavorare le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa. Aggiungere con delicatezza, lavorando con un cucchiaio di legno, il pane e gli amaretti setacciati insieme al lievito (utilizzare anche le briciole più grandi che rimangono nel setaccio), la panna e il cioccolato, alternandoli. Imburrare e cospargere di pangrattato la teglia, riempirla con il composto ben amalgamato e infornare per 40 minuti circa. Fare la prova stecchino che dovrà fuoriuscire leggermente umido. Far raffreddare, sformare e cospargere di zucchero a velo.
(Ricetta tratta dall’affidabile libro di Maurizio Di Mario “Torte per tutte le occasioni”).
Un ringraziamento speciale al mio modello e ad altri due validi supporter. La prossima volta toccherà a voi!
Qui la foto con ricetta da scaricare e conservare.