Un dolce tormentone che gira tra i blog in questi giorni e, ovviamente, anche io ho dato! Oggi parliamo di Torta Mimosa, quel dolce soffice, delicato, cremoso che con il suo colore dorato tenue è un richiamo alla primavera. Una preparazione non particolarmente complessa, ma che richiede però pazienza anche se, come nel mio caso, utilizzate il Bimby per la sua preparazione. Io ne ho fatto una versione decisamente “eretica” poiché l’ho farcito di voluttuosa crema pasticcera al cioccolato arricchita da bacche di goji e gelatine di pura pesca. E non ho fatto una torta unica ma delle graziosissime tortine monoporzione che sono sparite in una serata (quella di sabato per l’appunto).
Curiosità: La mimosa è diventata il dolce simbolo della giornata della donna nel 1946. Quando le donne appartenenti all’UDI (Unione Donne Italiane) prepararono la prima festa della donna del dopoguerra, scelsero un fiore delicato e profumato che potesse diventare il simbolo di questa festa: la mimosa che fiorisce abbondantemente a marzo nelle campagne e pertanto era un fiore “povero” (ai tempi… non certamente oggi!). La Torta Mimosa nasce a Roma sempre intorno al 1946: i pasticceri che dovevano preparare un dolce per questa festa scelsero di decorare la torta con tanti piccoli dadini di pan di spagna per ricreare l’effetto “mimosa”. Per ottenere un colore più giallo del Pan di Spagna basta aggiungere all’impasto un po’ di zafferano o della curcuma.
Tortine Mimosa con Crema al Cioccolato (Versione Bimby)
Pan di Spagna Ingredienti per 4 tortine (o una torta intera dal diametro di 24 cm)
4 uova fresche a temperatura ambiente
50 gg acqua
1 pizzico di cremor tartaro
150 g zucchero semolato
160 gr farina (per l’Antro Farina 00 Molino Rossetto)
Per la farcitura
Rum
500 gr crema pasticcera al cioccolato ben soda
4 gelatine di pesca a dadini tritate (per l’Antro Fruit Sensation alla Ciliegia AD Chini)
2 cucchiai di bacche di goji (per l’Antro Goji Shop Lindenberg)
Inoltre
Zucchero a velo
Bacche di goji (per l’Antro Goji Shop Lindenberg)
4 Gelatine di pesca (per l’Antro Fruit Sensation alla Ciliegia AD Chini)
Preparazione
Posizionare la farfalla, suddividere gli albumi dai tuorli. Versare gli albumi nel boccale e frullare 2 min. vel 3-4. Sempre con le lame in movimento aggiungere l’acqua e il cremor tartaro, continuare a montare gli albumi 4 min. vel 3-4. Togliere gli albumi dal boccale e versarli delicatamente in una ciotola. Pulire il boccale e asciugarlo bene. Preparare lo zucchero a velo: 10 sec. Vel.9. Posizionare la farfalla, aggiungere i tuorli, montare: 3 min vel 3-4. Sempre con le lame in movimento a vel. 3-4 versare la farina e continuare a lavorare: 3 min vel.3-4. Unire al composto delicatamente gli albumi montati: 5 sec.vel.3 Versare il composto in uno stampo tondo, di 24 cm di diametro, ben imburrato e infarinato e cuocere in forno caldo statico a 160° per circa 40 minuti. Lasciare in forno spento per circa 10 minuti. Levatelo dallo stampo e fatelo raffreddare su una gratella per dolci. Intanto fate rinvenire le bacche di goji in acqua tiepida per una ventina di minuti. Scolarle e asciugarle bene. Tritate grossolanamente le gelatine di pesca.
Tagliate orizzontalmente il pan di spagna in due dischi di 1 cm di spessore. Con un coppa pasta ricavatene 8 tortine. Il pan di spagna avanzato tagliatelo in piccolissimi dadini e teneteli da parte. Bagnate i cerchietti di pan di spagna con il rum. Farcite 4 tortine con la crema pasticcera, aggiungere qualche bacca di goji e le gelatine di pesca tritate. Richiudete con i restanti dischetti e mettete in frigorifero a rassodare per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo stendere il resto della crema sulle tortine e ricoprite tutta la superficie con i dadini di pan di spagna. Tenere in frigorifero sino al momento di servirle. Prima di portarle in tavola spolveratele abbondantemente di zucchero a velo e decorate con qualche bacca di goji e una gelatina di pesca sulla sommità.
Abbinamento consigliato: la Torta Mimosa è un dolce delicato, ma nel contempo ricco, a base di Pan di Spagna bagnato di liquore dolce, farcito di crema, dove spiccano la tendenza grassa, la dolcezza e l’aromaticità e la delicata persistenza. In abbinamento si propone un vino “importante” di buona personalità, intenso come un Cinque Terre Sciacchetrà. Un vino particolarissimo, figlio di quella “viticoltura eroica” caratteristica dei vigneti della Liguria a picco sul mare. Un vino che viene prodotto sono in annate particolari “quando il sole fa arrossire le bucce degli acini di bosco, albarola e fermentino” donando al vino colori intensi, caldi di un colore giallo dorato con riflessi ambrati. Al naso si presenta con intensi profumi di spezie dolci, frutta secca ed essiccata. Al palato si presenta dolce ben sorretto da un’adeguata spalla acida, di buona sapidità, morbido e vellutato di buona persistenza gusto olfattiva.
N.B. NON AUTORIZZO la pubblicazione delle foto, in alcuno spazio della rete, che siano FORUM o ALTRO, senza preventiva richiesta perché sono protette dalla legge sul diritto d'autore n.633/1941 e successive modifiche Copyright © Laura De Vincentis All Rights Reserved