I gamberi vengono sia pescati sia allevati. I primi finiscono sulle nostre tavole e i secondi finiscono per diventare cibo per altri allevamenti. Il maggior produttore di gamberi allevati nel mondo è senza dubbio l'india.
Ques't ultima però non li alleva secondo i parametri mondiali sull'ecosostenibilità, ma bensì, distruggendo la propria fauna marina. Ora però analizziamo meglio questa situazione. I gamberi per essere allevati devono magiare qualcosa ma dovendo diventare mangime cosa dargli da mangiare? La maggior parte del mondo ha risposto a questa domanda pensando di sfamarli secondo quello che mangerebbero in natura. Il problema sorge quando i produttori vanno a vedere i costi di tutto ciò. Infatti i gamberi allevati in questo modo vanno a costare una vera e propria fortuna (riducendo i guadagni).
Così i produttori indiani pensano ad un modo meno costoso per allevarli. E purtroppo l'hanno trovato, infatti i gamberi in natura si cibano anche di carcasse, e hanno pensato bene di cibarli esclusivamente in questo modo. Ma un altro problema sorge all'orizzonte, dove trovare una tale quantità di carne? La risposta viene dal mare. Ma dare come carcasse grossi pesci come quelli che si vedono nelle pescherie verrebbe a costare una fortuna e tutto questo stratagemma sarebbe inutile.
Così hanno ristretto le maglie delle reti da pesca in modo da catturare pesci più piccoli (in Italia sarebbe illegale perché tali pesci costituiscono i piccoli che dà grandi diventeranno pesci adulti, perciò pescando i pesciolini si va a minare l'intero ecosistema) ma in India tali leggi non esistono e perciò c'è una pesca incontrollata di tali pesciolini, causando un vero e proprio disastro ecologico. Tirando le somme di quello che abbiamo detto sinora, i piccoli di pecsci vengono pescati senza controllo impedendo ad essi di diventare pesci adulti e impedendo la riproduzione e la continuazione della specie. Tutto per diventare mangime per gamberi che diventeranno a loro volta mangime per tonni, salmoni da allevamento ecc.
Ingredienti per 4 persone:- 4 Uova
- 300 G Gamberi
- 400 G Ricotta Romana
- 400 G Erbette
- 50 G Basilico
- 30 G Formaggio Parmigiano Grattugiato
- 1 Cucchiaio Pinoli
- 1/2 Spicchio Aglio
- Burro
- Sale
- Pepe
Mondate le erbette e scottatele per qualche minuto in acqua bollente salata, poi scolatele e asciugatele bene. Sbollentate anche i gamberi, sgusciateli e privateli del budellino nero lungo il dorso. Tritate finemente il basilico con i pinoli e l'aglio. Passate al mixer la ricotta con le uova, sale e pepe, poi unite i gamberi, il parmigiano e il basilico preparato e mescolate bene. Foderate uno stampo rotondo con della carta forno, che poi imburrerete, ricoprite il fondo e le pareti con le erbette, versatevi dentro il composto preparato e cuocete in forno già caldo a 200 gradi per circa 30 minuti. Servite il tortino a piacere caldo o tiepido. Se durante la cottura la superficie tendesse a scurirsi troppo, copritela con un foglio di alluminio.