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Oggi, 7 luglio 2012, si svolge a Viareggio il Toscana Pride, una manifestazione organizzata dal movimento LGBTQ per ricordare che l’Italia è ancora un paese del Terzo mondo nell’ambito dei diritti civili, del riconoscimento dell’affettività, della non discriminazione per orientamento sessuale. Nel comunicato dell’organizzazione si sottolinea che “Può sembrare strano un Pride in una regione aperta com’è stata in questi anni la Toscana. Ma la legge regionale che otto anni fa aveva reso questo territorio il più avanzato d’Italia è rimasta in gran parte inapplicata”.
Ma veniamo a un’altra faccenda, ossia quella delle adesioni… al Toscana Pride ci sono comuni toscani che hanno aderito, comuni che hanno già istituito un registro delle unioni civili… Lucca, uscita nelle elezioni dello scorso maggio con la vittoria del centro-sinistra non ha aderito. L’addetto stampa del Comune di Lucca ha così dichiarato riguardo la non adesione: “Non per una presa di distanze dalla manifestazione, ma solo perché la questione non è stata materialmente affrontata per mancanza di tempo, visto l’insediamento della nuova giunta e tutti i problemi che ne sono conseguiti”. In verità, durante tutta la campagna elettorale il tema delle unioni civili, del riconoscimento dell’affettività gay e lesbica non è mai stato affrontato, dirò di più, durante la preparazione della medesima campagna, nei cosiddetti “tavoli”, la discussione su inserire o meno nel programma elettorale questo tema ha creato non poche discussioni. E difatti nel programma ufficiale non si fa alcuna menzione sull’intera questione delle unioni civili e della non discriminazione per orientamento sessuale…
Mi domando, a che pro aver votato per un sindaco di centro-sinistra se poi osserviamo gli stessi identici atteggiamenti già visti nelle precedenti amministrazioni di centro-destra? La dichiarazione dell’addetto stampa del Comune di Lucca è a dir poco risibile, sarebbe stato meglio non aver risposto. Con la scusa delle emergenze e del poco tempo avuto a disposizione si preferisce non dire chiaro e tondo che l’intero argomento crea ancora degli imbarazzi e delle resistenze, soprattutto all’interno del PD.