Per questo oggi che lo vediamo indossare la maglia gialla al Tour de France 2012 ci sentiamo quasi orgogliosi di lui, benché neppure mai lo abbiamo incontrato, nato pistard ed evolutosi in cronoman prima e uomo da Grandi Giri infine.
Ha.. provato, fidandosi di quei medici che gli dicevano di valorizzare un motore straordinario cercando di diventare un corridore completo; si è messo a dieta, si è violentato di allenamenti, ha cambiato il suo modo di andare in bicicletta e ora è pronto a coronare il suo sogno: vestire la maglia gialla a Parigi.
I 41,5km di cavalcata trionfale da Arc et Senans a Besançon altro non sono stati se non una tappa di questo percorso, che Bradley Wiggins rivive km dopo km nella propria memoria.
Siamo al nono giorno di Tour de France 2012, e abbiamo già affrontato due tappe dure prima della cronometro. Le cronometro sono la mia specialità: entro nel clima, so perfettamente come gestirmi nel corso della giornata, e mi sentivo alla grande. Dal momento in cui ho dato il primo colpo di pedale nel riscaldamento ho avuto eccellenti sensazioni, e quindi sapevo che sarebbe stata una bella prova.
Mi sono allenato per questo. Negli ultimi 10 km, Sean continuava a dirmi ‘pensa a tutte quelle ore, a tutti i sacrifici fatti’. Tutto è stato fatto per arrivare qui, e quelle parole mi hanno dato grande motivazione. Tutto il duro lavoro di quest’inverno, perdere il compleanno dei miei bimbi perché ero in ritiro e tutto il resto, tutto è stato fatto per momenti come questo.
Non ero partito per vincere la tappa, ma pensando alla classifica. Ovviamente, vincere la tappa è qualcosa in più, ed è fantastico.