Tour del Chianti e 10 anni di Matrimonio 2/2

Da Mriitan @MassiRiitano

<—Tour del Chianti 1/2

Martedi 20 settembre

Fa freddo, quasi 10 gradi in meno rispetto alla temperatura di ieri, facciamo comunque colazione all’aperto immergendoci nei colori del posto e con la possibilità di far spaziare il nostro sguardo per km lungo i colli, veramente sensazioni piacevolissime.

La prima tappa è Barberino Val D’Elsa a 19 km da Greve. La città di Barberino Val d’Elsa è uno splendido borgo medievale immerso nelle verdi colline tra Firenze e Siena e offre un bellissimo panorama sul Chianti. Anche qui un ampio parcheggio per i turisti gratuito,  ed entrando dalla Porta Senese,  si arriva  in via Francesco da Barberino sui cui si affacciano antichi palazzi, con splendidi portoni. Alla fine della strada si trova la Porta Fiorentina, e percorrendo la via parallela alla principale (a dx andando dalla porta senese alla fiorentina) si trova un antico forno dove assaggiare schiacciata e cantuccini, il nome è Vendita di pane e paste, qui una signora acquista un grappolo d’uva, per renderci conto del ritmo di vita. Si arriva poi alla Chiesa di San Bartolomeo da vedere visto che si è li.

Ci dirigiamo poi verso Castelnuovo Berardenga (59 km da Barberino), strada scorrevole ad alta velocità quindi percorribile molto rapidamente. La città di Castelnuovo Berardenga è anch’essa caratterizzata da una stradina medievale, e’ pero’ veramente poca cosa. Volevamo vedere il Museo del Paesaggio, che presenta una ricca documentazione sia scritta che grafica sulla storia del paesaggio senese, ma era chiuso. Degustiamo così un ottimo gelato artigianale, con gusti particolari tra cui vaniglia all’aceto balsamico e ci riposiamo un pò al fresco del gazebo.

Meta successiva Gaiole in Chianti (21 km da Castelnuovo). Luogo importante per i mercati che si svolgevano un tempo è un mix di architetture, una piccola strada da visitare, dove ci fermiamo alla Cantinetta del Chianti (via ricasoli,33), dove gustiamo un piatto di formaggi di mucca di diversa stagionatura, accompagnati da uva,fichi e miele di acacia (abbinamenti perfetti) e un piatto di salumi fiorentini (salame,prosciutto e finocchiona) con un calice di Chianti classico Ciona, il gestore simpatico e disponibile (prezzo 25.00 euro).

Abbiamo come obiettivo il giro del Castello di Brolio alle 18.00, ma è presto e dopo un giretto per queste strade, tutte in perfette condizioni e che si lasciano guidare tra tornanti e saliscendi che nascondono panorami incantevoli di vigne e ulivi, decidiamo di puntare su Radda in Chianti che non era in programma oggi ma il giorno successivo.

Bene facciamo. Il paesino racchiude come tutti i paesi della zona degli incantevoli ristorantini, che invitano a fermarsi, enoteche, macellerie e salumerie, e finiamo per acquistare un calice con il gallo nero, stemma del Chianti, e un tagliere fatto a mano, molto caratteristico dal taglio irregolare.

È ora del castello, una delle serate prenotate da casa che attendiamo.

Il suggestivo Castello di Brolio domina da oltre 10 secoli le vallate che lo circondano nella parte meridionale del Chianti Classico. Situato su un’alta e solitaria collina a pochi chilometri dal centro di Gaiole in Chianti, il castello ha origini longobarde e sin dal 1141 appartiene all’importante famiglia toscana dei Ricasoli.

Indirizzo località Brolio 53013 Gaiole in Chianti (SI)

Ingresso Giardini euro 5,00 - Giardini e Museo euro 8,00 Orario da martedì a domenica 10.30 – 12.30 e 14.00 – 17.30.

Prima di salire al castello ci fermiamo all’enoteca posta a valle del colle sormontato dal castello, ovviamente Enoteca Ricasoli, aria molto professionale e seria distingue questa enoteca, che ovviamente e’ zeppa di turisti stranieri.

Brolio è sempre stato legato a Firenze diventando un avamposto strategico nella difesa del territorio. Per questo ha subito molti assedi e distruzioni e di conseguenza è stato più volte ricostruito seguendo lo stile dell’epoca. L’ultimo attacco lo ha subito durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, come si vede nelle foto.

Tour del Castello di Brolio al tramonto, questo il titolo suggestivo del tour che abbiamo scelto, e ci accompagna a visitare il castello, i giardini, la cappella, la cripta di famiglia e il museo privato (nel quale non si possono fare fotografie),  Susanne, una simpatica signora tedesca che parla un italiano perfetto, e ci racconta tantissimi aneddoti sul barone Bettino Ricasoli e la sua vita; come è strano vedere realizzate le idee di un uomo a distanza di tanti anni, e di come i corsi e i ricorsi storici non siano una banalità… Il re dell’epoca si racconta non andasse d’accordo con Ricasoli perchè il barone era un uomo retto e moralissimo, mentre pare che il Re avesse donne in ogni dove, e anche di bassa levatura, cosa distingue i nostri giorni?

dai giardini e’ anche visibile il casale in cui e’ stato girato il film “Io ballo da sola”, film per me eccezionale.

Dai giardini si gode di una vista incredibile, e il museo privato e’ ricco di armi di ogni epoca, della camera da letto del Re che doveva venire in visita e della collezione di fossili e minerali del Ricasoli.

Il tour si conclude con l’aperitivo e la cena all’Osteria del Castello.

L’ambiente è meno raffinato del Gallo nero di Greve, ma la cucina è più ricercata, lo chef segue le tendenze moderne di utilizzare piatti con un centrale stretto e profondo e disegna i suoi piatti partendo da questo. Due assistenti di sala molto gentili e preparate, che presentano ogni portata e il relativo vino che le accompagna. Ovviamente siamo gli unici italiani insieme ad un’altra coppia della zona che ha fatto il tour con noi, ma per il resto ci sono solo stranieri, e spesso si rivolgono a noi in inglese credendo che anche noi lo siamo. L’osteria è immersa nel verde intorno al castello ed è molto suggestivo vedere il tramonto, con il sole che si va a riposare dietro queste colline dal sapore che amo. Raccomando vivamente questo tour anche solo per godere delle viste mozzafiato che il castello offre su tutto il Chianti. Il costo complessivo del tour e’ di 48 euro a persona.

Gustiamo:

Assaggini dell’Osteria – Tortino di malanzane con mozzarella di bufala in salsa di pomodoro

Spaghetti al ragu’ di cinta senese – Scamorita di maiale con verdure di stagione

Torta al cioccolato –  Selezione dei vini Barone Ricasoli Torricella , Chardonnay di Toscana Igt Brolio, Ch. Classico Docg Granello

Rientriamo a Greti alle 22.00, dopo 13 ore di giretti, 155 km fatti, stanchi a contenti, protetti da un cielo stellato che nel buio della strada sterrata che porta all’Ancora appare in tutta la sua bellezza, si prospetta una bella giornata domani.

Mercoledi 21 settembre

La terza giornata inizia dopo la colazione all’Ancora con tortina fatta in casa al limone e vari salumi toscani.

La giornata come previsto è bellissima, il sole la fa da padrone e la temperatura è mite, il primo obiettivo del giorno è Panzano in Chianti (7 km da Greve). Un piccolo borgo dominato oggi dalla Chiesa di S. Maria. Andiamo alla ricerca dell’Antica Macelleria Cecchini, famosa per l’ottima bistecca alla fiorentina, che viene tagliata decantando la Divina Commedia, ma è chiusa, forse è ancora troppo presto, anche qui un parcheggio ben indicato per i turisti che desiderano visitare il centro storico del borgo.

Alle 12.00 abbiamo il “The Wine & Food experience” presso il Castello di Verrazzano che si trova nel cuore del Chianti lungo la “Chiantigiana”, (Via Citille, 32 Località Greti). Una visita guidata in gruppo dei giardini del Castello e delle cantine storiche d’invecchiamento seguita da una degustazione assistita di una selezione dei migliori vini del Verrazzano, “Verrazzano Rosso” rosso di Toscana IGT Chianti Classico DOCG Chianti Classico DOCG Riserva.

Alle degustazioni segue un pranzo a base di prodotti gastronomici tipici abbinati al Chianti Classico e ad altre specialità della cantina storica: Prosciutto DOP, salamino di cinghiale e soprassata, lardo della Val di Greve, fettunta; un primo di pasta con salsa agli aromi; arista arrosto con insalata e fagioli all’olio; pecorino e assaggio di formaggio stagionato con “Balsamico di Verrazzano”; “cantuccini” tradizionali con Vin Santo; caffè e assaggio di Grappa.

La tenuta è fantastica, ci accompagna Gino, simpaticissimo toscano, peccato che anche qui su 50 visitatori siamo gli unici italiani, e veniamo anche presi in giro da Gino, che ci chiede perché non siamo al lavoro, ovviamente tutta la spiegazione è in lingua inglese, si scusa e ogni tanto ci sorride, eravamo stati avvertiti della cosa via email all’atto della prenotazione, ma francamente sono rimasto molto deluso soprattutto dal fatto di non poter apprezzare le battute di Gino e quanto raccontava sul vino. Il suo inglese è “ruspante” e quindi molto traducibile, me se decidete di andare assicuratevi la guida in italiano per apprezzare al meglio i suoi racconti. Come detto anche da qui le viste sono mozzafiato e nell’aria c’è un profumo di cibo incredibile, e dopo aver visitato giardino e cantine arriviamo alla sala degustazioni, qui non mi piace il fatto che veniamo sistemati in tavoli in comune, ma con lo scendere del vino le lingue diventano un optional e ci si capisce tutti (mi dicono che le tavolate sono molto apprezzate dagli americani). Il pranzo è saporito in tutte le portate, non abbondanti, ma certamente molto “turist oriented”, dimentichiamo i piatti articolati di questi giorni, ma è il vino a farla da padrone, subito un bianco ad accompagnare l’antipasto, a seguire due rossi e per gentile “grazia” di Gino arrivano altri due rossi di livello. Si conclude con il Vin santo e il caffè che saltiamo. Il tour è disegnato molto per i turisti americani che hanno in mente un’Italia tutta loro, per cui da italiano determinate cose non le preferisco, ma tanto è. (Tour tutto compreso 45 euro a persona circa). Sono brillo anche per aver approfittato dei calici di Silvia, che però ha gradito anche lei il nettare e vista la splendida giornata facciamo un salto a Greve per un caffè e per prendere un giocattolo a Jacopo lontano da noi.

Decidiamo di concludere il pomeriggio al sole all’Ancora sdraiati tra gli ulivi su amaca e lettino, io fumando un Trinidad e con la fiaschetta caricata da casa con del ruhm, Silvia con un the caldo, leggendo e rilassandoci.

Dopo ore trascorse a non far nulla (da quanto non mi capitava), decidiamo di seguire il consiglio di Laura e andare a cenare in una località qui vicino (Lemole), e provare il Ristoro di Lemole. La strada è scura e non delineata come le altre, in effetti Lemole è una frazione infinitesimale di un già piccolo paese, e dopo km improvvisamente vediamo sbucare questo ristorante, con un giardinetto e una terrazza che di giorno deve offrire una splendida veduta. L’ambiente è rustico ma curato, gli assistenti di sala gentili e sorridenti, è sempre un piacere venire in un luogo che ti tratta con professionalità e simpatia, senza dover pregare per essere ascoltati.

Burrata su tortino di verdure di stagione – Carpaccio di funghi porcini con sfoglie di tartufo nero e verdurine di campo

Crespelle ai funghi porcini

Vino realizzato da Bibi Graetz per Il ristoro – Bistecca fiorentina 1.4 Kg

Sfogliata con crema di pere – Tortino con cuore di cioccolato caldo

Tutto ottimo, equilibrato, gustosissimo. Il prezzo di 135 euro in due ci stava tutto, un limoncello per finire e non era male per la località. Ripeto, clima piacevole e personale di alto livello, simpatico gentile e preparato.

Rientriamo a fare la nanna, domani si parte per casa.

Sono stati 4 giorni fantastici, per me che bene o male a Firenze una volta l’anni ci vado è stata una scoperta piacevolissima, ignoravo del tutto questi posti incantevoli a così poca distanza dal capoluogo. Un giretto a Siena prima di ripartire in direzione casa lo abbiamo fatto, ma veramente una toccata e fuga, mancavamo da quella città da 14 anni.

<—Tour del Chianti 1/2

Massi


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