Tour Down Under: tappa e maglia di leader per Thomas

Creato il 23 gennaio 2013 da Fuoridibici @fuoridibici

Geraint Thomas è stato protagonista di una grandissima prestazione al Tour Down Under, aggiudicandosi la seconda tappa ( Mount Barker-Rostrevor di116,5km) e conquistando la maglia di leader della corsa. Il britannico del Team Sky ha piazzato un attacco deciso sulla salita di Corkscrew, scollinando in testa e affrontando poi la rapida discesa verso il traguardo di Rostrevor. Nello sprint finale, il gallese ha messo in mostra un’accelerazione esplosiva per anticipare sulla linea Javier Moreno (Movistar) e Ben Hermans (RadioShack-Leopard), imponendosi nettamente e vestendo la maglia ocra con cinque secondi di vantaggio.

Tutti gli occhi erano puntati sulla nuova salita che sembrava destinata a rovinare i piani dei velocisti – e così è stato: l’ascesa e una caduta nella discesa successive hanno frantumato il gruppo dopo due sole giornate di corsa.

“Sono davvero felice. – ha ammesso Thomas dopo la tappa -Dopo i Giochi Olimpici ho lavorato duramente per perdere il peso dell’attività su pista, e ho messo nelle gambe parecchi chilometri nel corso dell’inverno. Volevo iniziare forte quest’anno. Sapevo di avere una discreta forma, ma non puoi mai sapere a che punto sono gli altri. Questa vittoria mi ripaga appieno di tutto il lavoro fatto in inverno.”

Questa fase ha significato per Thomas affrontare la transizione dalla vincente campagna olimpica al ritorno esclusivo all’attività su strada:

“Oggi come oggi, la pista è uno sport diverso. Si gioca tutto sulla potenza, e il peso non è un fattore. Si sviluppano più muscoli, ma metti su anche un po’ più di grasso perchè non lavori su tutte le aree – è tutta una questione di sprint. Per questo ho dovuto impegnarmi molto nel corso dell’inverno, e finalmente sono arrivati i risultati. Sapevo bene di avere discrete gambe per la salita, ma non sapevo come sarei riuscito ad andare. Mi sono lasciato prendere la mano e sono andato all’attacco un po’ prima del previsto. A 400 metri dalla cima stavo calando un po’, ma fortunatamente c’era quel gruppetto alle mie spalle e siamo riusciti a collaborare.”

La seconda giornata di corsa si è aperta a Mt. Barker per una frazione piuttosto breve, con i suoi 116,5 km, e caratterizzata da molti attacchi nelle prime battute.

Quando la situazione si è tranquillizzata, quattro atleti si sono trovati in avanscoperta: Calvin Watson (Uni-SA), William Clarke (Argos-Shimano), Guillaume Bonnafond (AG2R-La Mondiale) e Christopher Juul Jensen (Team Saxo-Tinkoff), protagonisti della fuga di giornata. Diverse squadre, fra le quali il Team Sky con Bernhard Eisel, hanno controllato la situazione in testa al gruppo, non permettendo agli attaccanti di guadagnare più di 2.20. Clarke è stato l’ultimo ad essere ripreso a 17 km dalla conclusione, quando il ritmo del gruppo si è acceso e gli uomini di classifica hanno cercato le posizioni ideali per affrontare la rampa di 2,4 km al 9% di pendenza di Corkscrew Hill.

Il leader uscente Andre Greipel (Lotto-Belisol) ha fatto capire le proprie intenzioni dettando il ritmo prima dello strappo, consapevole di perdere il simbolo del primato a causa del terreno troppo impegnativo. Thomas è scattato quando la strada ha iniziato a salire, transitando per primo in cima alla salita per conquistare tutti i punti prima di lanciarsi in discesa. Un gruppo di 11 atleti all’inseguimento non è riuscito a riportarsi sui quattro al comando, e Thomas ha messo a frutto le proprie doti su pista per avere gioco facile allo sprint.

Dopo la tappa, il DS Kurt-Asle Arvesen ha elogiato con forza la squadra lo stesso Thomas, spiegando come un’approfondita ricognizione della tappa abbia permesso alla squadra di vincere:

“E’ stata un’ottima giornata, con una splendida vittoria per Geraint e la squadra,” ha dichiarato il norvegese. “Abbiamo lavorato molto per tenerlo nelle prime posizioni, e lui è stato perfetto nel firmare un bellissmo successo di tappa. Ha affrontato la salita quattro o cinque volte in allenamento, così come la discesa, e conosceva bene il rettilineo finale. Sapeva che c’era vento favorevole sul rettilineo finale, e quindi era consapevole che anche con lo sforzo dell’attacco solitario sarebbe stato comunque in grado di competere per la vittoria. Nelle tappe per velocisti, le loro squadre dovrebbero avere il nostro stesso interesse, – ha spiegato Arvesen – domani dovremmo assistere a un tappa nervosa, con un circuito abbastanza impegnativo attorno a Stirling. Conosciamo il circuito, lo abbiamo percorso un paio di volte. Venerdì dovrebbe essere un’altra tappa per velocisti, e poi ci sarà Willunga, la frazione che davvero deciderà la classifica. Dobbiamo essere pronti a difendere la maglia. Ora dobbiamo assicurarci che domani mattina parta la fuga giusta, e che noi possiamo controllare dalla testa del gruppo. Ma è sicuramente un buon inizio d’annata.”

Sulla tappa di giovedì, Thomas ha aggiunto:

“Domani sarà una giornata durissima, e una delle più difficili da controllare – a cominciare dalla partenza sull’autostrada, che sarà particolarmente impegnativa. Proveranno ad attaccare in molti, e quindi potremmo assistere all’avanscoperta di un gruppo nutrito.”

Comunicato Stampa Sky Pro Cycling

Ordine d’arrivo 2ª tappa:

1     Geraint Thomas (GBr) Team Sky
2     Javier Moreno Bazan (Spa) Movistar
3     Ben Hermans (Bel) Radioshack Leopard

Altimetria della 3ª tappa Unley-Stirling di 139km:


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