Toxic

Creato il 09 aprile 2011 da Marissa1331

L’autoflagellazione è qualcosa di deleterio. Di sbagliato. Di doloroso.

Eppure in qualche modo la pratichiamo tutti, razza di masochisti incalliti che non siamo altro.

Vedo gente che quotidianamente continua a straziare le proprie carni con un cilicio fatto di malcelato orgoglio e una frusta cesellata di infantili principi scritti su un’inutile e consumata pietra.

Vedo persone che rinnegano il proprio essere e che ingoiano la loro stessa essenza pur di non tradire quello che si sono scioccamente ripromessi.

Osservo chi non ce la fa a stare zitto, chi non riesce a controllare il proprio palpito, chi annaspa nel mare del proprio biasimo e che inesorabilmente continua ad affondare nelle sabbie mobili della cieca convinzione.

Sempre più giù.

Vorrei ridere di loro, ma non posso.

Che cosa  parlo a fare io,  che aspetto la stagione delle fragole come un eroinomane aspetta la propria dose di gioia mortale?

Guardatemi, guardate me, che non posso mangiarne senza riempirmi di chiazze e bubboni dolorosi che mi deturpano la pelle, mi gonfiano gli occhi e mi squamano come un serpente nel periodo della muta.

Odio la mia intolleranza. Odio le chiazze rosse, detesto i foruncoli e mi maledico ogni singola volta.

Ma amo troppo quel frutto rosso, seducente e succoso.

Non posso resistervi.

Detesto l’intossicazione che mi danno, ma adoro troppo le mie fragole. Per questo, nonostante mi facciano stare male, ne voglio e ne mangio ancora e ancora e ancora.

E lo sai perché ti odio?

Perché tu, sei come le fragole.