Toy boy mi ucciderete

Creato il 03 novembre 2014 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

Prima di tutto: voi amici miei che impestavate la bacheca di facebook con frasi del tipo: “in carcere si sta benissimo, criminali di merda che fate la bella vita, in galera ci andrei anch’io” e adesso scrivete frasi del tipo: “povero cucchi, in carcere si muore, carcere merda, liberi tutti”. Bambini miei io sono bipolare e lo riconosco ma neanche voi non scherzate. Detto ciò cambiamo repentinamente discorso e torniamo ad occuparci di stronzate.

Quando ero in India c’era una cosa che non sapevo fare e non ho mai imparato a fare, stabilire l’età degli indiani. Mi ricordo di quella volta che dissi ad una tipa: “ma non sembri vecchia, porti i tuoi anni benissimo, ma scusa quanti anni hai?” io mi aspettavo che lei mi rispondesse: “ho 35 anni”. Quando mi disse che ne aveva 27 spalancai la bocca e feci quello che le showgirl mi hanno insegnato a fare, sorrisi annuendo e cambiai repentinamente discorso. Gli indiani non si capisce quanti anni abbiamo, le figure di merda si sprecavano, non riesco a ricordare quante volte appioppai almeno dieci anni in più a persone molto più piccole di me.

Al mio ritorno in patria a Fratte Centro, chiusa nella mia casetta, con mia nonna che mi urlava in faccia “va in mona dasame stare” pensai: “io qui in Italia non ho neanche una certezza però sono sicura di saper distinguere un ventenne da uno che non lo è”. La vita è una merda, lo sanno tutti e gli scrittori moderni speculano su questa grande verità, in più la mia vita non smette di regalarmi amare sorprese e anche qui in Veneto sono arrivati i giovani che non sembrano giovani. Ma andiamo con ordine.

Sto cercando di riabituarmi alla civiltà un po’ alla volta, esco di casa alla sera massimo due volte alla settimana, anche perché diciamoci la verità mi lavo le mani minimo cinque volte solo al mattino perché ho paura dei germi, dove cazzo volete che vada in queste condizioni?! Beh insomma, in questi ultimi tempi osservo l’evoluzione della specie attraverso facebook, lui ogni tanto mi avvisa che ci sono “persone che potrei conoscere”. Lo dice con accusa, come per dire: “ma quanto sei stronza, ci sono persone che potresti conoscere e non lo sai? Non le aggiungi? Non ti interessano? Spocchiosa di merda.” Va beh, io nei giorni in cui vegeto e ricarico il cervello a forza di stronzate vado a vedermi queste fantomatiche persone che potrei conoscere. Sono ovviamente persone che non ho mai visto in tutta la mia vita, l’altro giorno mi è apparso un tipo sulla quarantina che pubblicava foto di ragazzine mentre facevano ginnastica artistica… non credo ci sia bisogno di dire altro. Naturalmente FB mi suggerisce anche persone che non vedo da secoli, e diciamocelo se non le vedo da secoli un motivo ci sarà. Poi, come un fulmine a ciel sereno, come un distributore di cibo nel mezzo di una sbronza selvaggia, appaiono questi ragazzi belli belli belli in maniera esagerata, come zoolander per capirci. Io, che sono una scema, inizio uno stalkeraggio che manco ai tempi delle elementari, anche perché non sono io che lo voglio fare, è facebook che me lo consiglia. Spio, guardo, scorro, noto con stupore che gli amici in comune sono persone che manco io conosco, poi mi sorge un dubbio vedendo la foto del tipo con barbone e tatuaggi seduto nel banco di scuola. Ferma Michela, mannaggia ferma. Vado sulle informazioni personali e scopro che il tipo in questione è nato quando io a scuola imparavo il teorema di Pitagora. Esci da Facebook, chiudi il computer, lancialo dalla finestra e corri dal prete a confessarti. Si perché questi qua oltre ad essere belli belli belli in maniera esagerata (facebook è nato per guardare e non toccare voo ricordo) sono anche minorenni minorenni minorenni in maniera esagerata o se proprio vi va bene sono ventenni ventenni ventenni in maniera esagerata, a me questa cosa fa soffrire per ben tre motivi:

se non siete fighe come lei, ricche come lei o se non siete lei vicino ad un toy boy sembrerete solo pedolfile, assetate di sangue. Persone cattive che rubano i giovani a chi spettano di dovere.

  1. quando io ero giovane quelli della mia età non erano come i giovani d’oggi. Io ero costretta a correre dietro al tipo più grande, e per correre dietro intendo fare una rampa di scale in più per vederlo entrare in classe.
  2. Quando ero giovane gli unici fighi erano quelli più grandi e questo valeva per tutti. Nessuna ai miei tempi veniva additata come pedofila semplicemente perché i ragazzi più piccoli erano cessi, tutti, sempre e comunque. Invece adesso che il mondo sta finendo ci sono tutti questi 1994 che sembrano nati nel 1984. Ma da dove saltate fuori?
  3. Io farei arrestare tutti questi giovani che ci fanno cadere in tentazione primo perché Gesù non approva e secondo perché mi fanno sentire vecchia, una vecchia babbiona, una vecchia babbiona che spia i ragazzini e da che mondo è mondo (a meno che tu non sia ricca o a meno che tu non sia Valeria Golino) non è piacevole.

Ragazzi giovani che vi fate crescere la barba, vi riempite di tatuaggi e apparite fra le “persone che potrei conoscere” sappiate che vi odio e che prima o poi il giorno del giudizio arriverà anche per voi.


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