La prima sensazione nel vedere Toy Story 3 è che sembra di non trovarsi davanti un film per bambini. Non so se è perchè ho sottovalutato l'infanzia degli anni zero, o è perchè gli autori sono così abili dal confezionare un prodotto "digeribile" sia dagli adulti sia dai più piccoli. Questo per dire che, a sorpresa, Toy Story 3 mi è veramente piaciuto, nonostante veda pochissimi film del genere (al cinema forse solo Shrek) e non abbia seguito i primi due episodi della "saga". Divertente, è divertente. Lo si percepisce subito, dai primi fotogrammi: dall'avventurosa corsa in treno degli "orfani" (MONDIALI) da salvare. Tenero, è tenero, senza essere stucchevole, anche con il finale che, mi hanno riferito, può lasciar commossi. Addirittura avventuroso. Insomma un film piacevolissimo che ben ha svolto la sua funzione di entertainment in una silenziosa e vuota domenica d'agosto (anche se.....3D....mah....la "magia" dov'era?).I protagonisti sono quelli dei due episodi precedenti, giocattoli animati...anche di bellissimi propositi. Il "padroncino" è cresciuto ed è tempo di un calo di sipario: una nuova stagione è alle porte. Cosa fare della parte più bambina di sé? Dimenticarla in soffitta? Portarla con sé? O condividerla, cercando di comunicarne il lato più bello?Questione solo all'apparenza ininfluente, ma che invece, sotto sotto, si rivela più che delicata... E' una parte di sè su cui bisogna decidere :-)
ps. Molto carino anche il corto Pixar iniziale. Il giorno che incontra la notte, una inaspettata e poetica réunion. E una riflessione, leggera e per questo più incisiva, sulle "gioie" che ci passano sotto il naso e di cui non ci rendiamo conto.
ps 2. Un plauso per alcune trovate sui personaggi. Le "trasformazioni" di Buzz Lightyear, la casa da sogno di Ken, i racconti del clown...