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TPO: la FIFA punisce un club belga, ma il bersaglio è più grosso (Doyen Sports)

Creato il 20 settembre 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

E' toccato a un club belga di seconda divisione, il FC Seraing, il poco interessante titolo di primo club sanzionato dalla FIFA per la violazione della norma contro le TPO (Third Party Ownership), ovvero quelle operazioni in cui un soggetto terzo, di solito un fondo di investimento, interviene finanziariamente a supporto dell'acquisto di un calciatore, ottenendo in cambio dei benefici economici.

La Commissione Disciplinare della FIFa ha rilevato la violazione degli articoli 18bis e 18ter del "Regolamento sullo Status e sui Trasferimenti dei Calciatori" perché il club belga, ha ceduto " part of the economic rights of several players to a third party and by having entered into contracts that enabled the third party to have influence on the club's independence and policies in transfer-related matters" ("parte dei diritti economici di diversi giocatori a una parte terza, siglando contratti che permettevano alla stessa terza parte di influenzare le decisioni e l'indipendenza del club in tema di trasferimenti ").

Applicando gli articoli 13, 14, 15 e 23 del Codice Disciplinare, la Fifa ha dunque imposto:

  • il blocco del mercato dei trasferimenti al club per quattro sessioni consecutive (2 anni)
  • una multa da 150 mila franchi (circa 135mila euro).

La cosa ulteriormente rilevante è che su questa decisione la FIFA era stata citata dinanzi alla Corte di Bruxelles dal FC Seraing e dal fondo di investimenti Doyen Sports (soggetto finanziatore). La Corte aveva però respinto le argomentazioni del riguardo all'incompatibilità del Regolamento FIFA con la normativa comunitaria sulla concorrenza, ammettendo invece " l'indispensabilità del divieto per preservare l'indipendenza di società e giocatori e per assicurare l'integrità delle partite e delle competizioni ".

Interessante però l'analisi condotta da Pippo Russo su Calciomercato.com, della quale riportiamo alcuni stralci:

il contratto di collaborazione fra Doyen e Seraing è stato firmato il 30 gennaio del 2015. E se questa è la verità, siamo già in presenza di una contraddizione con la versione secondo cui al Seraing sarebbe stato impedito, dalla Circolare 1464, di costituire la partnership. Per confutare questa versione basta tenere presenti le date: il 22 dicembre 2014 la Fifa emana la Circolare 1464, annunciando che dal 1 maggio 2015 tutte le TPO/TPI saranno messe al bando; e in mezzo a queste due date, il 30 gennaio 2015, Doyen e Seraing stipulano un contratto di TPO. Sanno di fare una cosa vietata da una circolare emanata poco più di un mese prima, e che di lì a poco più di tre mesi dopo verrà definitivamente bandita. Qui non c'è un contratto sfumato, ma piuttosto un contratto firmato da due soggetti consapevoli di andare contro le regole. Quanto ai contenuti dell'accordo, stando sempre a ciò che riferisce Duval, esso stabilisce che Doyen e Seraing collaboreranno per "selezionare almeno due calciatori per ciascuna finestra estiva di calciomercato, da tesserare per il Seraing con la formula del TPI (Third Party Investment)". In cambio di ciò, Doyen avrebbe contribuirà con 300 mila euro al budget 2015-16 del Seraing, e riserverà per sé il 30% dei diritti economici dei calciatori su cui ha investito. Avete letto bene: Doyen e Seraing si accordano per realizzare affari con la formula del TPI a partire dalla finestra di mercato estiva del 2015. Quando, cioè, il bando decretato dalla Fifa sarà già a regime. Si alleano per fare una cosa vietata dalle regole. Se ne deve dedurre che tutto quanto serva a far scoppiare la controversia legale? Come si dice, a pensar male...

Ma andiamo avanti. In conseguenza dell'accordo, racconta Duval, Doyen e Seraing ingaggiano un calciatore portoghese. Si tratta di un attaccante: Pedro Nuno Ferraz Pereira. Alcuni siti, comprese le pagine di Transfermarkt e Wikipedia dedicate al Seraing, lo hanno ribattezzato Postiga [...] Chi è costui? Trattasi di un ragazzotto classe 1993, formato nel Boavista ma immediatamente scivolato nei campionati minori. Seraing e Doyen lo prendono dal Cerveira, club che milita nella serie D portoghese. [...] . Domanda: sono questi i calciatori sui quali Doyen investe?

Comunque sia, è intorno al tesseramento del piccolo Postiga che scoppia il caso da cui, con ogni probabilità, scaturisce la sanzione emanata ieri dalla Fifa. Il Seraing deposita presso la federcalcio belga (URBSFA) il contratto di trasferimento del calciatore esplicitando che esso è realizzato con una formula di TPI. E, com'è ovvio, sottoposto al Transfer Matching System il contratto viene bloccato per accertamenti. Questo fatto entra a far parte della controversia avviata a marzo scorso presso il Tribunale di Prima Istanza di Bruxelles. Doyen e Seraing lo inseriscono in corsa come fosse un asso da calare. La sentenza del 24 luglio ci ha detto quanto efficace sia stato l'asso.

Questo è il quadro delle circostanze che hanno condotto la Fifa a sanzionare il Seraing.

Apparentemente sembrerebbe che Doyen abbia voluto provare a forzare la mano con la FIFA, in modo da creare un precedente sul quale iniziare una battaglia legale.

Per ora la sconfitta è secca: sia il Tribunale di Bruxelles (sul tema, forte, della presunta violazione del diritto alla concorrenza), sia la FIFA hanno colpito. Fra qualche tempo, probabilmente, potremo capire meglio i motivi per i quali un piccolo club belga si sia prestato a tale opera. Difficile pensare che abbia fatto tutto solo per 300mila euro, viste le conseguenze cui andrà incontro. non tanto (o non solo) per la multa, quanto soprattutto per il blocco del calciomercato.


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