Tra cites, italia e wwf: salvaguardando il mondo animale

Creato il 22 febbraio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
La Convenzione di Washington sul Commercio Internazionale delle Specie di fauna e flora minacciate di estinzione, altresì siglata come CITES, ha stilato un bilancio relativo alla condizione del commercio internazionale (soprattutto illegale, nds) di piante ed animali in via di estinzione.
Nella sola Italia, il passato 2010 ha consegnato alla Forestale una quantità di sequestri di oltre il 90% superiori a quelli dell'anno precedente (1500accertamenti in territorio nazionale e 39mila in località doganali).
La CITES controlla direttiva e commercio di circa 30mila specie, di cui approssimativamente 25mila sono piante.
Alla presentazione del bilancio, il Presidente WWF Fulco Pratesi ha ricordato come per migliaia di specie animali e vegetali il commercio sia la prima minaccia di estinzione; il mercato mondiale ha un valore di circa 240miliardi di Euro l'anno tra legname, animali vivi, pelli di rettili e pellicce di mammiferi, caviale e piante medicinali ed ornamentali. All'interno della sola Europa ha un valore stimato di 100 miliardi di dollari/anno.
Cosa rimane da fare nella sola Italia? Massimiliano Rocco, Responsabile di WWF Italia, ha direttive chiare:
"Per la tutela delle specie protette non si deve abbassare la guardia. Occorre destinare alla applicazione  puntuale della CITES adeguate risorse e strumenti operativi efficienti e innovativi perché la Convenzione resta uno degli strumenti più importanti per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.[...] L’Italia deve arrivare quanto prima a promuovere un piano di azione nazionale, lavorare con i paesi terzi per promuovere i piani di gestione per le specie maggiormente interessate dal commercio illegale e dedicare più attenzione alla gestione degli animali vivi sequestrati al commercio illegale . Lo Stato deve garantire, come si è impegnato a fare, adeguati centri di recupero per offrire una vita migliore a chi già crudelmente è stato privato della sua libertà."
L'Italia è il primo mercato al mondo per commercio di pelli di rettile: tale business si quantifica in circa 1,5 miliardi di Euro l'anno.
Salvare la biodiversità significa intervenire in campi come questi, tutelando habitat ed ecosistemi: fermare i processi di deforestazione, arrestare la cementificazione dei nostri territori e contrastare il mercato illegale di wildlife, di cui l’Italia è prima al mondo e incentivare l’uso sostenibile di queste risorse.
"I risultati raggiunti nel 2010 dagli uomini del Servizio CITES del Corpo Forestale sono incoraggianti e ci fanno ben sperare. Mostrano come volendo si può cercare di fermare il commercio illegale di specie, come dimostra il lavoro congiunto tra gli uomini del CFS e l’Ufficio TRAFFIC del WWF.[...]L’impegno che il WWF chiede al Ministero dell’Ambiente e al Ministero Politiche agricole è per lo sviluppo di un programma LIFE congiunto per la tutela e la salvaguardia della popolazione residua." è l'opinione di Fulco Pratesi.
Per saperne di più: http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=27044&parent=11628&content=1

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