Nella sola Italia, il passato 2010 ha consegnato alla Forestale una quantità di sequestri di oltre il 90% superiori a quelli dell'anno precedente (1500accertamenti in territorio nazionale e 39mila in località doganali).
La CITES controlla direttiva e commercio di circa 30mila specie, di cui approssimativamente 25mila sono piante.
Alla presentazione del bilancio, il Presidente WWF Fulco Pratesi ha ricordato come per migliaia di specie animali e vegetali il commercio sia la prima minaccia di estinzione; il mercato mondiale ha un valore di circa 240miliardi di Euro l'anno tra legname, animali vivi, pelli di rettili e pellicce di mammiferi, caviale e piante medicinali ed ornamentali. All'interno della sola Europa ha un valore stimato di 100 miliardi di dollari/anno.
Cosa rimane da fare nella sola Italia? Massimiliano Rocco, Responsabile di WWF Italia, ha direttive chiare:
"Per la tutela delle specie protette non si deve abbassare la guardia. Occorre destinare alla applicazione puntuale della CITES adeguate risorse e strumenti operativi efficienti e innovativi perché la Convenzione resta uno degli strumenti più importanti per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.[...] L’Italia deve arrivare quanto prima a promuovere un piano di azione nazionale, lavorare con i paesi terzi per promuovere i piani di gestione per le specie maggiormente interessate dal commercio illegale e dedicare più attenzione alla gestione degli animali vivi sequestrati al commercio illegale . Lo Stato deve garantire, come si è impegnato a fare, adeguati centri di recupero per offrire una vita migliore a chi già crudelmente è stato privato della sua libertà."
L'Italia è il primo mercato al mondo per commercio di pelli di rettile: tale business si quantifica in circa 1,5 miliardi di Euro l'anno.
Salvare la biodiversità significa intervenire in campi come questi, tutelando habitat ed ecosistemi: fermare i processi di deforestazione, arrestare la cementificazione dei nostri territori e contrastare il mercato illegale di wildlife, di cui l’Italia è prima al mondo e incentivare l’uso sostenibile di queste risorse.
"I risultati raggiunti nel 2010 dagli uomini del Servizio CITES del Corpo Forestale sono incoraggianti e ci fanno ben sperare. Mostrano come volendo si può cercare di fermare il commercio illegale di specie, come dimostra il lavoro congiunto tra gli uomini del CFS e l’Ufficio TRAFFIC del WWF.[...]L’impegno che il WWF chiede al Ministero dell’Ambiente e al Ministero Politiche agricole è per lo sviluppo di un programma LIFE congiunto per la tutela e la salvaguardia della popolazione residua." è l'opinione di Fulco Pratesi.
Per saperne di più: http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=27044&parent=11628&content=1