Il primo disegna la teoria di un Mediterraneo geo-religioso vissuto tra terra e mare in una prospettiva che è quella della “metafisica della parola”, come egli stesso afferma. Il capitolo ha questo titolo: “L’incontro con Paolo”. Il secondo è un percorso filosofico e teologico nel corso del quale si incontrano Pascal, Kierkegaard e anche Benedetto XVI. Ma il punto centrale resta il concetto mistico di “confessione” e di fede in un intreccio tra tempo e memoria. Da queste pagine, chiaramente, si evince la sua formazione filosofica esistenzialista che trova in Maria Zambrano il punto centrale di un incontro tra Platone e Agostino e prima ancora Seneca. Il capitolo ha questo titolo: “San Paolo e l’esistenzialismo cristiano”. Il terzo è tutto costruito su punti di riferimento che sembrano geografici, ma sono marcatamente spirituali, ovvero Damasco e Malta. Il viaggio, in fondo, lungo le rotte del Mediterraneo vive a Malta un approdo che è lo snodo dei venti e delle acque del viaggio. D’altronde il suo far scorrere il linguaggio tocca due porti metafisici: la civiltà e la tradizione. Il capitolo ha questo titolo: “L’altare della speranza”. È il capitolo che offre la sintesi al libro. Un capitolo finale “Un tassello per non concludere” chiude questo mosaico, che come dice spesso Bruni, resta sempre incompiuto. Un bel lavoro che vede la prefazione del Vescovo Vincenzo Bertolone e la posta fazione del giornalista Gerardo Picardo. Una splendida copertina di Valentina Marelli. Un San Paolo dei viaggi lungo gli itinerari della fede nei Mediterranei delle civiltà. Il libro verrà presentato sabato 19 settembre, alle ore 9.30, a Scanno e farà da apri pista al Premio Scanno della Fondazione Tanturri che si svolge nella serata dello stesso giorno.
Tra fede e viaggio. Il Premio Scanno apre con una discussione sul San Paolo e i Mediterranei di Pierfranco Bruni - di Miriam Katiaka
Da LalunaeildragoIl primo disegna la teoria di un Mediterraneo geo-religioso vissuto tra terra e mare in una prospettiva che è quella della “metafisica della parola”, come egli stesso afferma. Il capitolo ha questo titolo: “L’incontro con Paolo”. Il secondo è un percorso filosofico e teologico nel corso del quale si incontrano Pascal, Kierkegaard e anche Benedetto XVI. Ma il punto centrale resta il concetto mistico di “confessione” e di fede in un intreccio tra tempo e memoria. Da queste pagine, chiaramente, si evince la sua formazione filosofica esistenzialista che trova in Maria Zambrano il punto centrale di un incontro tra Platone e Agostino e prima ancora Seneca. Il capitolo ha questo titolo: “San Paolo e l’esistenzialismo cristiano”. Il terzo è tutto costruito su punti di riferimento che sembrano geografici, ma sono marcatamente spirituali, ovvero Damasco e Malta. Il viaggio, in fondo, lungo le rotte del Mediterraneo vive a Malta un approdo che è lo snodo dei venti e delle acque del viaggio. D’altronde il suo far scorrere il linguaggio tocca due porti metafisici: la civiltà e la tradizione. Il capitolo ha questo titolo: “L’altare della speranza”. È il capitolo che offre la sintesi al libro. Un capitolo finale “Un tassello per non concludere” chiude questo mosaico, che come dice spesso Bruni, resta sempre incompiuto. Un bel lavoro che vede la prefazione del Vescovo Vincenzo Bertolone e la posta fazione del giornalista Gerardo Picardo. Una splendida copertina di Valentina Marelli. Un San Paolo dei viaggi lungo gli itinerari della fede nei Mediterranei delle civiltà. Il libro verrà presentato sabato 19 settembre, alle ore 9.30, a Scanno e farà da apri pista al Premio Scanno della Fondazione Tanturri che si svolge nella serata dello stesso giorno.
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