Stiamo per lasciare l’Italia..ed entreremo nella ex Repubblica di Jugoslavia per andare ad Istanbul..l’ultima fotografia scattata da qualche camionista sulla Milano-Venezia.. o dopo Trieste..poi saremo soli contro il destino..viaggiando di notte..perchè eravamo ancora dei ragazzi..due equipaggi..su due autovetture..in tensione..per la suspence..1968..? probabilmente sì…avevamo 21-22 anni a testa.
L’equipaggio di sinistra sorride mite..quello di destra pare più grintoso.Infatti il nro 3, da sinistra a destra,ad Atene,piomba con la propria auto su quella del nro 1 ,leggero tamponamento senza danni maggiori.Se troveremo la foto,la pubblicheremo.
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Qui in verità saremmo già arrivati..sulla spiaggia appena fuori porta ad Istanbul..noterete due tenducole..dove abbiamo fatto finta di dormire qualche notte.Infatti una violenta pioggia ci fece cambiare idea rapidamente sulla manovrabilità delle tende.Andavamo per altri lidi a sonnecchiare..affittacamere..o altro.Come ci videro con targhe italiane..si presentò uno studente turco che frequentava medicina a Pavia..con una Cadillac convertibile.. alla Elvis Presley degli anni ’50..con lo scarico libero per far rumore ed attirare l’attenzione..su questa spiaggia..l’importante per lui era di presentarsi bene…e ci diede alcune dritte..come si suol dire.L’ospitalità nel vicino Oriente era molto rispettata.
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In effetti le spiagge eran molto belle,ma di giorno non potevi attaccare bottone con qualche fanciulla che ti vedevi arrivare una scooter Vespa con sopra un turco..o un greco..il quale indifferente le fischiava..e ti faceva concorrenza all’approccio…sino ad intromettersi..senza esitare..anche se eri già sul punto di fare coppia..una scuola durissima..in poche parole.
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eravamo partiti alla ricerca dell’oro….ecco,proprio come lo vedete nel gran Bazar..di Istanbul..!!!
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I Templari e la loro rotta verso la Terra Santa…
…questa è la mappa che seguirono.. da Digione verso Gerusalemme.
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Noi ci buttammo su Belgrado..di dove iniziava.. la via militaris romana..che vedete attraversare tutta la Serbia sino in Bulgaria e poi proseguire verso Costantinopoli.
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Belgrado come era allora… una notte..il tempo giusto per avere un visto per entrare in Bulgaria..
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ed eccoci..al posto di frontiera ex-Jugoslavo,ora Serbo, con la Bulgaria..in concomitanza era arrivato un bus dall’Ungheria..ed eccole ed eccoli mentre intonano un inno socialista..e ci intrattengono con una danza slava…mentre noi tenevamo nascosto tra il materiale delle tende..dei generi di esportazione..come le perline di vetro di Colombo..da scambiare coi nativi bulgari..qualche calza di nylon per signora..e biro..sì le BIC…in cambio di sudicio denaro…affaroni ci attendevano..che in Serbia non interessavano a nessuno….
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Passata la frontiera con l’angoscia….ecco la via militaris..verso Sofia..!
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…rieccovi la nuova rotta…
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arrivati la sera precedente a Sofia al tramonto..il buon senso ci suggerì di dormire in questo hotel..salvo che mi sbagli e vi presenti il palazzo presidenziale..ma non credo..era solo grande per fare bella figura dinanzi a dei giovani dell’Ovest..impauriti se mai dal conto…non avevamo venduto nulla ed eravamo sulle spese,ma di mattino vedete che la piazza era abbastanza affollata e noi decidemmo di montar la baracchetta a Plovdiv..ovvero rimandando.. per la paura di finire dentro!
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ce ne andiamo da Sofia..e vedete dinanzi al nostro parabrezza..l’auto dei nostri amati leaders..ora per ricordarmi dove eravamo..ho ingrandito il cartello segnaletico giallo sulla sinistra..e c’è scritto Istanbul..con pure i kilometri di distanza..
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la memoria del computer fà cilecca..e per la ricarica ci vuole tempo.
Passeremo il tutto prossimamente.
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vi anticipiamo solo le mura dell’antica Costantinopoli..che fanno sempre il loro bell’effetto.
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Arrivederci.
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