Tra gli dei della cucina, gli italiani sono dimezzati

Da Oryblog

Da sei a tre… L’olimpo della cucina italiana si spopola!

A Londra, nella London Guildhall, si è tenuto il San Pellegrino World’s Best Restaurants, ovvero il galà dei 50 migliori ristoranti al mondo.

Sorpresa delle sorprese, l’Italia perde prestigio in questa classifica dei top.
Da 6 a 3 il numero di ristoranti che appare nella classifica dei migliori 50 nel mondo.

Chi detiene la fiaccola tricolore dell’alta gastronomia italiana è Massimo Bottura che si classifica al quinto posto. Restano nei magnifici cinquanta anche Le Calandre di Rubano, con lo chef Max Alajmo (32° come l’anno scorso) e Il Canto di Siena, con lo chef Paolo Lopriore (46°, meno 7 rispetto al 2011). E mentre l’Italia è in lieve declino, Francia e Spagna sono stabili (rispettivamente, contano 7 e 5 presenze nei 50), gli Stati Uniti hanno 8 ristoranti in classifica e cresce il Sud America.

Il primo posto è andato, per la terza volta consecutiva, al Noma di Copenaghen, e allo chef trentacinquenne Rene Redzepi…


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