Magazine Diario personale

Tra la partenza del ciclo a 30 gradi e il momento dell'ammorbidente vi comunico in un post che leggo ancora veri libri di carta.

Da Pa1978 @peverina
Tra la partenza del ciclo a 30 gradi e il momento dell'ammorbidente vi comunico in un post che leggo ancora veri libri di carta.
Con il caldo appiccicoso e la stanchezza di fine luglio il minimo che poteva capitarmi era il blocco del lettore. Troppi libri e nessuno stimolo nel leggerli. Ho letto alcuni fumetti, ma non conta. Ho iniziato un nuovo Hemingway e l'ho mollato, gravissimo segnale. Ho iniziato Cime tempestose e l'ho abbandonato alla premessa. Ho ripreso in mano Miller e persino lui mi annoiava. Sono partita con tutta la mia buona volontà con I canti del caos di Moresco, nulla da fare. Sto rileggendo La festa è finita della Ravera, ed è splendido, ma è pur sempre una rilettura, che mi risolverà il problema per un paio di notti insonni (e poi io non rileggo mai, è una mia filosofia di vita). Allora ieri sono andata in biblioteca e ho noleggiato sette, dico sette libri di scrittori mai letti, tutti scelti nel giro di 5 minuti netti, a muzzo, influenzata da fattori flebili e volubili come le foto di copertina o la musicalità dei titoli, e forse questo era ciò che ci voleva. E mi sento un pò meglio.
Sì, noleggio ancora i libri di vera carta in biblioteca.E sì, ne sono fierissima.
foto © Nick, Crespi d'Adda, 2012.

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