Tra le dune.

Creato il 23 maggio 2015 da Scurapina

Il padiglione degli Emirati Arabi Uniti, creato da Foster+Partners, è uno dei più emozionanti e dei più visitati, tanto è vero che, nelle mie visite precedenti a Expo 2015,  ho sempre potuto notare una coda infinita di visitatori che si snoda lungo tutta la costruzione.

Ieri sera, visto che sembrava un po’ più accessibile, ci siamo messi in coda anche noi e, dopo più di mezz’ora di attesa, siamo riusciti finalmente ad entrare.

Il padiglione si snoda tra due alte muraglie che riproducono le dune sabbiose del deserto e, subito, presenta una serie di box in cui è presentata la stretta relazione fra terra, cibo, energia e acqua.

Poi la stradina si allarga e si viene accolti in una sala cinematografica dove, in un tripudio di suoni e immagini, un filmato racconta la storia della piccola Sara e del legame della sua famiglia con il deserto e con una gigantesca palma da datteri.

C’è poi uno spazio teatrale interattivo in cui, attraverso effetti tridimensionali, la piccola protagonista del padiglione propone alcune soluzioni innovative  al problema del rapporto tra territorio, cibo, acqua ed energia che gli Emirati hanno sviluppato in tempi recenti.

La visita al padiglione si conclude con il lancio di Expo 2020 che si svolgerà proprio a Dubai.

La visita dura quasi un’ora e la coda, spesso, dura anche di più, ma vale la pena di sobbarcarsi un po’ di fatica.


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