L’uomo d’affari è accusato di favoreggiamento nella rivelazione di notizie coperte da segreto. L’indagine è condotta dalla Procura di Napoli che ha già trasmesso l’ordinanza alla Camera dei Deputati per i l parlamentare del Pdl.
L’uomo d’affari Luigi Bisignani è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla P4. A quanto si è appreso l’ipotesi di reato è di favoreggiamento in relazione alla rivelazione di notizie coperte da segreto.
L’indagine è condotta dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock. Secondo quanto si è appreso, l’ordinanza di custodia cautelare emessa con l’accusa di favoreggiamento, nell’ambito dell’inchiesta sulla P4, nei confronti di Luigi Bisignani, è agli arresti domiciliari.
La procura di Napoli ha iscritto anche il parlamentare Pdl Alfonso Papa e ha disposto gli arresti domiciliari. L’ordinanza è già stata trasmessa alla Camera dei Deputati.
Oltre a Bisignani e Alfonso Papa, destinatari di un provvedimento restrittivo, ci sono altri due indagati. Si tratta di un sottoufficiale dei carabinieri, E.L.M., ora all’estero, e di G.N., un poliziotto in servizio in commissariato di un quartiere a Nord-Est di Napoli.
L’INCHIESTA: L’indagine cerca di fare luce su un sistema informativo parallelo, quella che per i magistrati potrebbe essere una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla gestione di notizie riservate, appalti e nomine, in un misto, secondo l’accusa, di dossier e ricatti, anche attraverso interferenze su organi costituzionali.
Oltre alla gestione di notizie riservate,l’obiettivo dell’inchiesta è chiarire ogni aspetto in merito ad appalti, nomine e finanziamenti. La P4, nell’ipotesi dei magistrati inquirenti, Francesco Curcio e Henry John Woodcoock, sarebbe un sistema informativo parallelo, creato allo scopo di avere notizie riservate su appalti e nomine, usando ogni strumento per ottenere quello che si vuole, dai dossier preconfezionati ai ricatti, anche attraverso organi costituzionali.
Quello di appalti pilotati è la parte più delicata sulla quale i sostituti procuratori napoletani, coordinati dal procuratore aggiunto, Francesco Greco, stanno lavorando. Alla base una attività frenetica di dossieraggio clandestino.
L’obiettivo della loggia segreta, secondo l’accusa, è proprio questo. Le ordinanze emesse oggi sono l’epilogo della lunga attivita’ di indagine e dell’ascolto di testimoni eccellenti.
La ‘cricca’ agiva sostanzialmente in due modi: da un lato, acquisendo in ambienti giudiziari napoletani informazioni riservate e secretate relative a delicati procedimenti penali in corso e, dall’altro, notizie riguardanti dati sensibili e personali su esponenti di vertice delle istituzioni ed alte cariche dello Stato. Informazioni e notizie che sarebbero state gestite ed utilizzate in modo “illecito” con lo scopo ultimo di ottenere “indebiti vantaggi ed utilità”.
L’arresto per favoreggiamento personale nei confronti del dirigente e consulente aziendale Luigi Bisignani è stato eseguito in mattinata al termine di “articolate e delicate indagini” dirette dalla sezione reati contro la Pubblica amministrazione della Procura della Repubblica di Napoli.
Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip è stato il nucleo della Polizia tributaria della Guardia di finanza.
Le indagini da cui è derivata la misura cautelare dei domiciliari hanno riguardato “l’illecita acquisizione – si legge in una nota della Procura – di notizie e informazioni, anche coperte da segreto, alcune delle quali inerenti procedimenti penali in corso nonché di altri dati sensibili o personali, al fine di consentire a soggetti inquisiti di eludere le indagini giudiziarie ovvero per ottenere favori o altre utilità”.
Le indagini che si inseriscono in contesto investigativo di ampio respiro e hanno interessato numerose persone.
In questo ambito il parlamentare del Pdl, Alfonso Papa, risulta indagato per concussione.
Nei suoi confronti il gip Giordano, accogliendo la richiesta dei pm Woodcock e Piscitelli, starebbe per inoltrare una richiesta alla Camera.
Così Alfonso Papa, parlamentare del Pdl, risponde ai cronisti che gli chiedono un commento sulle notizie provenienti da Napoli, secondo cui lo stesso Papa sarebbe indagato per concussione nell’ambito dell’inchiesta sulla P4 che oggi ha portato all’arresto del consulente aziendale Luigi Bisignani. Papa, che si trova a Montecitorio da questa mattina, si è intrattenuto in Transatlantico e nel cortile della Camera con diversi parlamentari campani del Pdl, da Nicola Cosentino a Amedeo La Bocetta a Mario Landolfi. Per qualche minuto in uno dei capannelli di deputati si è anche avvicinato il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Fonti del partito hanno riferito ai cronisti che la notizia del presunto coinvolgimento di Papa nell’inchiesta è stata appresa dai siti internet e dalle agenzie e che “si sta cercando di capire”.
BISIGNANI: CHI E’?: Luigi Bisignani, ex giornalista dell’Ansa, fu condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi nel 1995 nell’ambito del processo Enimont, nella stagione di Mani pulite, per violazione della legge sul finanziamento pubblico e per avere smistato la maxi tangente. Nel 2002 viene radiato dall’ordine dei giornalisti per aver “svolto con continuità attività lucrose costituenti reato e afferenti a compiti del tutto estranei alla professione giornalistica”. Il nome di Bisignani è da tempo collegato all’indagine sulla P4 ed è stato coinvolto nell’inchiesta Why Not condotta dall’ex pm e attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Fonte: Il Tempo