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TRA POCO SCADRà LA PROTEZIONE D’AUTORE SULLA BIBBIA DEL NAZISMO, MEIN KAMPF, SI CERCA DI CORRERE AI RIPARI

Creato il 10 maggio 2010 da Madyur

E’ il più maledetto dei libri. Il simbolo del male assoluto , nelle cui pagine sono inscritte per sempre le tragedie a venire e l’orrore della Shoah. Mein Kampf , il libro delirante scritto da Hitler nel 1924 , mentre era in prigione , e più tardi diventato la Bibbia del nazismo.

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Messo al bando dopo la guerra , il libro rischia tra qualche anno di tornare in circolazione , dato che il 31 dicembre del 2015 scade la protezione del diritto d’autore. Il Ministro delle finanze della Baviera – che dal 1946 detiene ufficialmente i diritti del libro , in forza dei quali ha sempre cercato di ostacolarne la pubblicazione in tutto il mondo –non potrà più legalmente intervenire per impedirne la diffusione. Chiunque potrà liberamente ristamparlo.

Proprio in vista di tale scadenza , l’Istituto di Storia contemporanea di Monaco , con l’approvazione del Consiglio centrale ebraico di Germania , ha iniziato a prepararne un’edizione integrale ricca di apparati interpretativi e pedagogici, che dovrebbe essere pronta prima del 2015.

Nonostante che molti tedeschi vorrebbero dimenticare il nazismo , le autorità hanno deciso di promuovere un’edizione scientificamente rigorosa , da mettere a disposizione del pubblico prima che sul mercato arrivi qualche edizione a connotazione nostalgica.

“In Germania , dove finora era impossibile leggere Mein Kampf , anche semplicemente per motivi di studio , la scadenza dei diritti è in fondo un pretesto per iniziare a fare i conti con un libro che da oltre sessant’anni è oggetto di una rimozione collettiva” spiega Antoine Vitkine , autore di Mein Kampf. Storia di un libro, un saggio documentato che ricostruisce la nascita e la fortuna editoriale del libro , prima , durante e dopo la seconda guerra mondiale “Con gli anni , i tedeschi sono riusciti a fare in conti con Hitler , liberandosi a poco a poco dalla sua ossessione , tanto che alcuni libri e film sono perfino riusciti a trattarlo con ironia. Nei confronti del libro, invece, prevale ancora l’imbarazzo e la vergogna. Per i tedeschi , è un vero e proprio tabù”.

Secondo lo studioso francese il libro scritto dal Fuhrer è l’ultima traccia vivente del nazismo, dato che in un libro il pensiero di un autore continua a vivere dopo la sua morte. Quelle pagine tristemente celebri ricordano ancora oggi ai tedeschi che il nazismo non prese il potere con la forza , ma s’impose attraverso la diffusione delle sue idee.

Hitler scrisse Mein Kampf a 34 anni , mentre era in prigione nella fortezza di Landsberg. Pubblicato inizialmente in due volumi ( il primo nel 1925, e l’altro nell’anno successivo) per un totale di 700 pagine , il libro riprendeva e rilanciava con violenza inaudita tutte le tematiche in voga in quegli anni negli ambienti dell’estrema destra : nazionalismo esasperato , cieco anticomunismo, odio del liberalismo , disprezzo per la democrazia e soprattutto un feroce antisemitismo.

Quando Hitler prese il potere si accorse che il libro rivelava troppo apertamente i suoi inquietanti progetti al mondo. Rischiava di essere controproducente per i suoi fini , motivo per cui autorizzò all’estero solo una versione censurata , priva dei passi più compromettenti. Quando arrivò a Parigi fece ritirare Mein Kampf dalle librerie.

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Durante gli Anni Trenta la Bibbia del nazismo fu però tradotta in molti paesi , dalla Spagna alla Cina, dagli Stati Uniti al Giappone, dal Brasile ai Paesi arabi. In Italia per la traduzione intervenne direttamente Mussolini , che all’epoca fece dare a Hitler la cifra esorbitante di 20000 dollari. Mein Kampf fu stampato in decine di edizioni differenti, e fu venduto in oltre 12 milioni di copie, che consentirono al Fuhrer di ammassare una vera fortuna in diritti d’autore.

Secondo il filosofo Koyré , il testo era una cospirazione alla luce del sole e sarebbe bastato leggerlo per comprendere i piani di Hitler. Purtroppo tranne Churchill e Trotzsky nessuno seppe leggere Mein Kampf con gli occhi giusti. Preferirono pensarlo un’opera giovanile.

Dopo la guerra , il libro fu usato al processo di Norimberga come prova da opporre ai gerarchi nazisti che dicevano di non essere a conoscenza degli obiettivi del Fuhrer. Nonostante i tentativi della Baviera per impedirne la diffusione , Mein Kampf ha continuato a essere pubblicato al di fuori della Germania più o meno apertamente. Ma non solo nei circoli neonazisti , ma anche nel mondo musulmano e in India. In Turchia sono state vendute 80 mila copie in un solo anno.

Nel libro molti trovano una spiegazione alla propria frustrazione , quindi più che mai oggi c’è bisogno di un lavoro pedagogico che affronti Mein Kampf senza cercare di nasconderlo. Occorre smontare l’icona mitica del libro , che va trattato come un reperto storico su cui studiare e riflettere.

madyur

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