Tra templi e bizzarrie del Tamil Nadu

Creato il 12 aprile 2013 da Davideciaccia @FailCaffe

Ed eccoci alla terza puntata del reportage Indiano.

Questa volta vi mostrerò alcune foto scattate nel Tamil Nadu, uno degli stati più autentici dell’India. E’ qua che ha avuto origine uno dei linguaggi più antichi al mondo, è qua che si concentra il maggior numero di templi in India.

Nelle otto ore trascorse nel bus, percorrendo circa ottanta chilometri soltanto, ho avuto modo di vedere di tutto nelle strade. Centinaia di pellegrini, scalzi e colorati che camminavano verso qualche ignoto tempio o santuario. Praticamente ogni settimana vi è qualcosa da celebrare.
Da notare la qualità della strada “statale”, nella quale ho avuto il coraggio di affittare uno scooter e guidarlo per due giorni senza patente valida, prendendo un insolazione e rischiando di investire le mucche ogni chilometro.
Nel mezzo della campagna del Tamil Nadu mi sono imbattuto in questo strano villaggio. Ho poi scoperto che si tratta di una comunità new age, chiamata Aurorville, dove convivono persone di quaranta diverse nazionalità, seguaci di uno strano culto. Ho pensato che era meglio scappare.

Ed eccoci a uno dei tanti templi che ho visitato dopo immani sofferenze per raggiungerli. Questo si tratta di Chidambaram, il tempio della danza, dedicato a Shiva.
Un dettaglio del gopuram principale che illustra ben 108 posizioni sacre della danza classica tamil.
All’interno del tempio molte zone erano proibite ai turisti e ai non induisti, eppure i bambini si divertivano ad utilizzarlo come toilette.

Qua invece ci troviamo a Tanjore, antica capitale di uno dei tanti imperi che dominarono questo stato. E’ un tempio che ha oltre mille anni, di straordinaria bellezza e dai colori unici.
Un sadhu contento di fronte ad un tempio, l’ho fotografato perchè aveva lo stesso scooter che utilizzavo.
Tra le tante simbologie e tradizioni indiane, sono rimasto piacevolmente colpito dall’arte di disegnare simboli propiziatori di fronte alla propria casa, creando un bell’effetto visivo a mio parere.

Un altra tradizione, certamente poco igienica, è quella di far essicare il pesce ai lati delle strade; non vorrei mangiarlo di certo.
Ed eccoci a Mamallapuram, un antico sito archeologico sull’oceano, patrimonio mondiale UNESCO. E’ una località ricca di templi, bassorilievi, e scultori. E’ infatti possibile trovare statue e statuine di ogni forma e genere, scolpite da abili artigiani a poco prezzo.
L’oceano Indiano bagna le acque di Mamallapuram, e i pescatori non mancano di certo. Peccato che poi lascino il pesce fresco al sole.

Inserisco questa foto per far comprendere come un turista in India può rimaner fregato. Vedendo il ristorante consigliato da Le Routard, sono andato a pranzarvi. Ho ordinato per poco più di un euro dei gamberoni in salsa curry, e fino qui tutto bene. Il problema è avvenuto poco dopo il primo morso, quando mi sono accorto che qualcosa non andava, e che le spezie coprivano troppo il sapore rancido del gambero. Credo di aver passato la peggior notte della mia vita, con febbre a quaranta e dolori lancinanti. Non fidatevi!

Purtroppo il breve resoconto è terminato. Per ogni localita che ho brevemente mostrato vorrei fare un reportage più lungo e dettagliato; ma spero sia stato di vostro gradimento!

A presto..


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