"Senza la Madre Terra non saremmo qui, eppure la stiamo uccidendo, stiamo distruggendo l'aria, l'acqua, stiamo prendendole tutti i suoi poteri naturali,poteri che possono essere un elemento devastante per la nostra vita, non solo quella dei Lakota, ma quella di tutti gli esseri umani."
Non si tratta di una questione passata e limitata ai soli Lakota, in quanto il pozzo senza fondo nel quale siamo precipitati è comune condizione di tutta l'umanità. Dal Giappone continuano ad arrivare notizie tanto allarmanti quanto imprecise, tanto pericolose quanto pericolanti.
Ci sono uomini che stanno lottanto contro quantità mortali di radiazioni, per raffreddare quattro reattori impazziti che hanno iniziato a spruzzare uranio e plutonio senza poter essere arginati o controllati.
Non esistono previsioni, nè affidabili piani di rientro dal pericolo. E' tutto in balia di una lucida casualità, di una qualche forma di buona sorte che dovrebbe lambire i nostri passi.
Per l'ennesima volta. L'informazione si concentra su lucide guerre fatte per il possesso dell'ultimo oleodotto disponibile, dell'ultimo petroldollaro da scambiare con il presunto diritto all'autodeterminazione dei popoli.
Distruggendo acqua ed aria finiremo con il contaminare la nostra stessa vita; abbatteremo probabilmente futuro e speranze delle nuove generazioni, senza lasciarle possibilità alcuna di immaginare qualcosa di diverso o migliore.
I poteri naturali, ogni tanto, tornano a ricordarci quanto sia per loro facile essere al contempo devastanti e determinanti per l'umanità intera.
Il sacro compito dell'uomo dovrebbe essere quello di semplificare al massimo possibile ciò che è pericoloso, di ridefinire con coerenza e lungimiranza nuove modalità di sfruttamento energetico.
In questo senso, citando Birgil Kills Straight, i poteri naturali della Madre Terra potrebbero venirci in aiuto.
In questi momenti, putroppo, i livelli di cloro radioattivo percepito spingono a pensare che processi di fissione incontrollati siano rincominciati. L'allarme è stato reso più forte, nonostante autorità continuino a descrivere una situazione sotto controllo.
Un semplice interessato alla scienza può capire poco di verità, in argomenti così complessi come questi.
Mai si vorrebbe vedere, tuttavia, un disordine mortale per questa piccola astronave sperduta.
Costruzione di qualcosa o distruzione di tutto: il nuovo bivio è questo, purtroppo.
" Quando togliamo qualcosa alla terra, dobbiamo anche restituirle qualcosa. Noi e la Terra dovremmo essere compagni con uguali diritti. Quello che noi rendiamo alla Terra puo' essere una cosa cosi' semplice e allo stesso tempo cosi' difficile come il rispetto."
(Jimmy Begay, Navajo)