Però mi sembra importante ciò che Sandro Ferri, fondatore delle edizioni E/O, scrive in I ferri dell'editore (c'è anche il gioco di parole...). Il supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore ne ha anticipato un brano:
Ma l'editore sa che la stragrande maggioranza delle opere che vengono scritte non valgono molto e che non sono in grado di soddisfare neppure l'esigenza di un singolo lettore. L'editore sa che la letteratura non è il terreno della democrazia, se non in un'accezione meritocratica: è giusto che tutti abbiano l'opportunità di creare.
E' questo il vero motivo per cui l'utopia dell'eBook che cancella gli ostacoli, il sogno della società senza editori, non potranno avverarsi se non nella forma dell'incubo della moltiplicazione della mediocrità, della confusione, della rinuncia a leggere
Un pugno di righe e un bel po' su cui riflettere. Compreso il fatto che per ora e perlomeno fino a fine ottobre I ferri dell'editore sarà disponibile, guarda un po', solo come eBook....