Oggi 18 Giugno 2014, per molti studenti napoletani (e non solo) sarà un giorno da ricordare come l’inizio degli Esami di Maturità. Tanti i ragazzi che fino a tarda notte hanno ripetuto appunti di italiano e storia, molti quelli che si sono riuniti per ipotizzare le tracce, ma l’unica cosa da fare, si sa, era aspettare.
Questa mattina dopo aver varcato i cancelli delle proprie scuole, la curiosità è stata appagata. Finalmente le tanto attese e immaginate tracce per la prova d’italiano sono arrivate, anche nelle scuole partenopee. Dopo 12 anni di assenza, torna a far visita ai maturandi Salvatore Quasimodo con l’analisi del testo, questo il brano scelto: “Ride la gazza nera sugli aranci ed e subito sera”.
“Violenza e non violenza nel ’900″ e “Tecnologie pervasive e nuove responsabilità”.Per il tema storico si è puntato al centesimo anniversario della Prima Guerra Mondiale, chiedendo agli studenti un confronto tra l’Europa del 1914 e quella del 2014, evidenziando tutti i cambiamenti avvenuti in un secolo.
Renzo Piano viene scelto per il tema di attualità, citando alcune delle sue parole riportate su ‘Il Sole 24 ORE’ dello scorso 26 Gennaio: “Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. [...] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. [...] Spesso alla parola »periferia« si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?”
Queste le parole di uno degli architetti più famosi, fautore di molte opere in tutto il mondo, parole che puntano alla riflessione. Tra le parole di Renzo Piano si parla di degrado, specialmente degrado delle periferie.
Napoli pur essendo una grande città è comunque vittima della mala-gestione e del cattivo governo, spesso dimenticata e maltrattata, non gli resta che far affidamento nei giovani, gli stessi che oggi tra i banchi di scuola affrontano la prima tappa della loro maturità. Che siano proprio loro la svolta di Napoli per un futuro migliore? Saranno loro che motivati dalle parole di Renzo Piano muoveranno i primi passi per rialzare la città e indirizzarla al miglioramento?
Qualunque sia la loro scelta per questa prima prova una cosa è certa,questo giorno sarà per loro memorabile.