Traccia maturità I giovani : avere vent’anni oggi

Creato il 20 giugno 2012 da Yellowflate @yellowflate

Quando si parla di giovani si dee fare molta attenzione a non passare subito alle generalizzazioni,tuttavia si possono constatare dei tratti comuni nella psicologia e nella sociologia dei giovani del mondo intero. La globalizzazione,i cambiamenti nella coppia e nella famiglia,  l’impatto della musica, della televisione, del cinema e di Internet influenzano e unificano considerevolmente la mentalità giovanile di quasi tutti i paesi.

I giovani manifestano diverse fragilità pur restando aperti, disponibili e generosi. Non sono più prigionieri delle ideologie, come le generazioni precedenti.

Ognuno di loro ha bisogno di essere se stesso e di prendere le distanze dall’educazione ricevuta e dalle pressioni sociali. I giovani in questione possono essere abbastanza inseriti socialmente nel campo degli studi o in un’attività professionale, oppure possono trovarsi in situazioni professionali o personali assai precarie: disoccupazione, instabilità psicologica, comportamenti indiscriminati e numerosi problemi della vita. Esprimono spesso il desiderio di acquistare fiducia in se stessi, vogliono liberarsi dei dubbi sull’esistenza e delle paure di fronte all’idea di un impegno affettivo. A volte chiedono l’aiuto dei genitori, pur provando un certo disagio nei loro confronti. La maggior parte continua a vivere con i genitori, mentre altri, che sono andati a vivere da soli, ne sono ancora dipendenti. Hanno spesso bisogno di essere sostenuti quando si trovano ad affrontare la realtà, per poter accettare se stessi, accettare la vita e cominciare ad agirenella realtà.

 La religione li attira e allo stesso tempo li inquieta quando viene presentata come fonte di conflitti nel mondo. In una società che, per diverse ragioni, coltiva il dubbio e il cinismo, la paura e l’impotenza, l’immaturità e l’infantilismo, alcuni giovani tendono ad aggrapparsi a modalità di gratificazione primarie e hanno difficoltà a diventare maturi; si può considerare matura la personalità che ha completato l’organizzazione delle funzioni basilari della vita psichica ed è quindi capace di differenziare la propria vita interiore dal mondo esterno. Questo fenomeno è amplificato e alimentato dalla psicologia mediatica che oggi permea gli animi e l’universo virtuale creato dai videogiochi e da Internet. Tutto questo li predispone a vivere nell’immaginario e in un mondo virtuale senza contatti con la realtà, che non hanno imparato a conoscere e che li delude e li deprime.

I giovani d’oggi sono come le generazioni precedenti: capaci di generosità, solidarietà e dedizione se sono motivati da una causa; ma hanno meno riferimenti sociali e senso d’appartenenza dei loro predecessori. Sono individualisti, vogliono fare le proprie scelte senza tener conto dell’insieme dei valori, delle idee o delle leggi comuni. Rischiano di cadere nel conformismo delle mode, lasciandosi impregnare come spugne, piuttosto che costruire la loro libertà partendo dalle ragioni di vivere e d’amare, il che spiega la loro fragilità affettiva e i dubbi su se stessi in cui si dibattono.

La loro vita affettiva è contrassegnata da molte esitazioni, cominciando da quelle sull’identità, il sesso, la famiglia. Sono stati infatti abituati a vivere costantemente a livello affettivo e sensoriale, a detrimento della ragione intesa come conoscenza, memoria e riflessione.

I l periodo della giovinezza è sempre stato contrassegnato da una certa immaturità: non è certo una novità. Un tempo però quest’immaturità era compensata dalla società, che si poneva più dalla parte degli adulti, spingendo quindi a crescere e a raggiungere le realtà della vita. Invece oggi, non solo la società offre minor sostegno lasciando che ciascuno se la sbrogli da solo, ma fa pure credere che si possa restare in permanenza nei primi stadi della vita, senza doverli elaborare né dover vivere troppo presto un certo numero di esperienze. Bisogna saper dire a un adolescente, quando assume comportamenti precoci, che non ha l’età per farlo, situandolo così in una prospettiva storica d’evoluzione e di maturazione. È in questo modo che si acquisisce la maturità temporale.

Il crollo delle ideologie politiche a vantaggio del liberalismo delle società di consumo e la crescita dell’individualismo hanno favorito la disistima nei confronti dell’attività politica e del sistema di rappresentazione democratica. Le grandi sfide sociali sono state rimpiazzate dalle rivendicazioni soggettive e settoriali.

In compenso va notato che l’attività politica perde credito agli occhi delle giovani generazioni quando non è più capace di perseguire l’interesse generale.


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