No, non ero un fan di Gil Scott-Heron. A dire il vero, mi era giusto piaciuto il suo ultimo album, I’m new here e conoscevo qualche vecchio pezzo, tipo The bottle.
Ma proprio oggi che arriva la notizia della sua morte – aveva 62 anni e dicono che fosse in qualche modo il padre del rap – ho finito di leggere Le domande di Brian, romanzo d’esordio di quel David Nicholls che ha fatto il botto con Un giorno.
C’è una scena del libro, in cui il protagonista ascolta insieme al suo migliore amico Spencer una cassettina assemblatagli da quest’ultimo. Sono ubriachi, ovviamente, e Spencer dice
Lo sai che ci sei anche tu, vero?
Ci sono dove?
In questa canzone. Ascolta…
Spencer, l’amico che ha fatto la cassetta, dopo aver raggiunto lo stereo barcollando, riavvolge il nastro fino all’inizio della canzone, una versione dal vivo di The Bottle, e finalmente anche il protagonista sente la frase pronunciata da Gil Scott-Heron
Brian Jackson al flauto per voi!
Brian Jackson, come il protagonista del libro.
E’ un bel momento di amicizia e di musica, in tutto una mezza pagina soltanto, ma mi sembrava una buona scusa per ricordare Scott-Heron.