TrackMania Turbo - Provato

Creato il 29 febbraio 2016 da Lightman

Abbiamo raggiunto i ragazzi di Ubisoft a Milano per provare con mano il nuovo capitolo della storica saga corsistica Nadeo, il primo in assoluto a sbarcare su più piattaforme in contemporanea.

TrackMania Turbo

Videoanteprima

Articolo a cura di Andrea Porta

    Disponibile per:
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One

Andrea Porta è un fanatico, divoratore (e occasionalmente critico) di videogame, serie TV, cinema, letteratura sci-fi e fantasy, progressive rock, comics, birre belga, rolling tobacco e molto altro ancora. Lo trovate su Facebook, su Twitter e su Google Plus.

E' dal 2009 che un gioco della serie Trackmania non approda su console: del resto, la storica serie creata dagli sviluppatori parigini Nadeo ha sempre trovato nel PC la sua piattaforma d'elezione, e il capitolo dedicato al Wii del 2009 era stato curato da City Interactive. Annunciato all'E3 del 2015 con un simpatico trailer, Trackmania Turbo è quindi il primo titolo multipiattaforma della saga, e si sta avvicinando velocemente alla data di lancio, ora fissata per il prossimo 24 marzo su PC, PS4 e Xbox One. Originariamente, il gioco sarebbe dovuto approdare sugli scaffali fisici e digitali lo scorso novembre, ma gli sviluppatori hanno deciso di comune accordo con Ubisoft di prendersi più tempo per raffinare al meglio la formula. Durante una recente visita agli studi milanesi del publisher abbiamo avuto modo di provare per qualche ora la versione PS4, intenzionati a scoprire se la classica formula è ancora in grado di regalare i brividi di un tempo.

Neoclassicismo

Per chi conosca già la serie di corsistici targati Nadeo giocare un nuovo Trackmania è un po' come tornare a casa: la saga rappresenta la quint'essenza dell'arcade, eppure dietro la fisica "giocattolosa" e la grafica colorata nasconde una formula di gioco bilanciata al millimetro, e ulteriormente raffinata negli anni, che supporta una naturale competizione. I tracciati brevissimi e molto tecnici sono creati appositamente per favorire una strenua ricerca del miglior tempo possibile, trovando il modo migliore per affrontare le curve in derapata e le vertiginose acrobazie a cui sono sottoposte le veloci macchine da corsa. Proprio questo ci aspettavamo dal nuovo capitolo, e possiamo confermare sin d'ora che la formula è rimasta assolutamente intatta. Basta affrontare le prime prove singolo giocatore (sebbene la competizione indiretta sia già favorita dalle leaderboard online) per ritrovare il feeling classico, immediato nella risposta eppure tutt'altro che superficiale. Già nel prima, brevissima gara non è difficile spendere una mezz'ora abbondante in cerca del taglio migliore per arrivare al traguardo, e proprio questo ci rassicura sulla bontà del lavoro svolto da Nadeo. Altro dato in grado di colpire, e incoraggiare, da subito è la densità di contenuti proposti dal gioco: il menu principale presenta il consueto Trackbuilder, che permetterà di creare e condividere i propri tracciati sfruttando un editor semplificato, ma simile a quello impiegato dagli sviluppatori, una voce dedicata alla competizione online e la Campagna singolo giocatore. Quest'ultima, come da tradizione, permette di correre in solitaria su una serie di brevi tracciati di difficoltà crescente, conquistando medaglie di bronzo, d'argento o d'oro in base al tempo ottenuto. Non mancano, naturalmente, i Ghost, che permettono di confrontarsi direttamente con i tempi della CPU. Divise in cinque serie da 35 gare ciascuna (le ultime due bloccate sino a quando non si saranno ottenuti sufficienti ori), le categorie portano gli eventi singolo giocatore a un ragguardevole totale di 175. Per un gioco che presenta anche un editor destinato in breve tempo a riversare ulteriori contenuti condivisi e a disposizione gratuitamente per tutti, si tratta di un'offerta di partenza davvero notevole, e conferma il grande impegno degli sviluppatori.

Quando poi ci si immerge nell'esperienza di guida, e ci si fa trascinare dalla capacità dei designer di concatenare sequenze incredibili di curve, salti e giri della morte, allora si apprezza appieno la formula unica di Trackmania, quell'abbinamento perfetto tra immediatezza e profondità, destinata a farvi ripetere infinite volte anche i percorsi più facili e apparentemente banali. Dato che la competizione tra giocatori è sempre alla base di ogni titolo della serie, non potevamo approfittare della presenza di altri colleghi della stampa italiana per testare la modalità Hot Seat, che è stata riletta in maniera molto interessante dagli sviluppatori. Una volta scelto un tracciato e il numero di partecipanti, uno alla volta si completa il giro cercando di ottenere il tempo migliore, e fin qui tutto come da programma. La novità è costituita dalla riserva di "benzina" a disposizione di ogni partecipante, che gli permetterà di effettuare più giri in cerca del tempo vincente sino all'esaurirsi del serbatoio. Inutile dire come questo porti a competizioni tesissime, salti sulla sedia, ribaltamenti di classifiche e in generale un divertimento immediato e sincero. In altre parole, Trackmania Turbo potrebbe velocemente diventare un grande compagno per le serate sul divano tra amici, ottimo da alternare al FIFA o al PES di turno.

Meno rilevante dal punto di vista competitivo, ma comunque divertentissima, è invece una modalità per due giocatori che vede il controllo in combinata del mezzo: sostanzialmente, gli input dei due giocatori si "sommano", all'occasione annullandosi a vicenda. In caso uno sterzi a destra e l'altro a sinistra, il mezzo procederà semplicemente dritto, e via discorrendo. Naturalmente, far segnare buoni tempi richiede un po' di coordinazione, e non si tratta certo di una modalità nella quale si spenderà la maggior parte del tempo dedicato a Trackmania Turbo, ma rimane comunque un'aggiunta spassosa al contesto. Quanto al comparto tecnico, alla loro prima esperienza con le console dell'attuale generazione gli sviluppatori hanno puntato tutto sulla fluidità, assolutamente indispensabile data la tipologia di gameplay, ed è un piacere notare come i 60 FPS vengano mantenuti senza problemi. Il design dei tracciati riesce sempre a sorprendere, e l'unico relativo rammarico è relativo a un'effettistica in generale non proprio all'avanguardia, che tende a spegnere un po' l'effetto meraviglia garantito dal design tipicamente da "otto volante" delle piste.

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