La stragrande maggioranza delle persone sceglierà la prima opzione, vinta dall'apatia o da altri vincoli personali. Un numero ristretto, ma rumoroso, di persone sceglieranno probabilmente la seconda opzione e andranno a scontrarsi contro un muro. Accettare la realtà è difficile.
Solo una piccola parte di persone opterà per la terza scelta. Chi la prende in considerazione, faccia attenzione a non sottovalutare la tempistica: assumere di poter rimandare la decisione finché le cose non si mettono davvero male, è un grave errore. Il momento giusto è precedente al momento in cui ci si rende conto che le cose si sono messe male.
Storicamente l'opinione pubblica e il governo hanno sempre affrontato il problema dell'espatrio dei cittadini seguendo una progressione che possiamo riassumere così:
Prima Fase: occasionalmente alcuni cittadini lasciano il paese e vengono ignorati completamente.
Seconda Fase: i produttori iniziano a preoccuparsi e a lasciare il paese in numero crescente. La delocalizzazione delle imprese e l'espatrio iniziano ad essere additati come reati e accusati di essere la causa delle condizioni economiche in peggioramento.
Terza Fase: gran parte dei produttori, nel panico, tentano di lasciare il paese. Additati come traditori della patria, si cerca di fermarli e di spogliarli della propria ricchezza.
Googlate "contro la delocalizzazione" e fatevi un'idea.
[Non fatevi abbindolare da questa retorica. Chi lascia il paese salvaguardando la propria ricchezza è, a dirla tutta, il vero patriota, perché proprio queste persone prudenti, capaci e lungimiranti saranno capaci di fornire il capitale necessario per ricostruire il paese quando l'economia sarà devastata.]
Immaginando di viaggiare con altre persone su un bus che si dirige dritto dritto verso un burrone. L'autista è al proprio posto e non c'è alcuna possibilità di comunicare con lui. Dal vetro intravedete con chiarezza che il burrone si sta avvicinando. Non ci sono strade alternative e comunque l'autista non pare assolutamente intenzionato frenare. L'importante è evitare di rimanere nel bus abbastanza a lungo da trovarsi nel mezzo della folla presa dal panico che blocca ogni via di fuga. Se si vuole, perché le scelte 3 e ognuno di noi è diverso, evitare il burrone occorre saltar fuori dal bus prima che "le cose si mettano davvero male".
Una decisione molto difficile. Richiede una lungimiranza non comune.
Riecho
Editor EconomiaeLiberta.com