Tradizione gastronomica e patrimonio rurale nei GAL della Provincia di Bari

Creato il 29 febbraio 2012 da Infoturismiamoci @Infoturismiamo
Il patrimonio rurale, frutto della capacità e delle conoscenze tradizionali che hanno saputo adattarsi alle risorse disponibili, alle abitudini locali e ai bisogni della popolazione, contribuisce in maniera significativa all’identità del territorio della provincia di Bari, in particolar modo delle diverse aree dei Gruppi di Azione Locale "Conca Barese", "Fior d’Olivi", "Sud-Est Barese", "Terre di Murgia", "Terra dei Trulli e di Barsento".  Dal mare alle Murge, dai Trulli alle Grotte, passando per gli affascinanti centri storici e chiese rupestri, percorrendo gli incantevoli paesaggi tra muretti a secco, oliveti, mandorleti, vigneti o tra lunghe distese di grano, si scopre il cuore della Puglia rurale.
Il patrimonio naturale si presenta alquanto complesso per via della variabilità degli elementi morfologici dell'ambiente. Oltre ad estesi boschi, di cui ne è un prestigioso esempio la Foresta Mercadante nel territorio di Cassano delle Murge, sono presenti terreni da pascolo ed arborati, zone rocciose e a macchia mediterranea. La vegetazione è composta da varietà di piante che, a seconda della stagione, danno all'ambiente colori e profumi diversi, tra cui anche una grande varietà di piante commestibili come cicorie e cicorielle, sivoni, cardi selvatici, asparagi e "lambascioni", cipolline selvatiche leggermente amarognole. E di notevole rilevanza è la floricoltura di Terlizzi. 
Il patrimonio storico-culturale annovera le cattedrali di Bitonto e di Altamura, come esempi più significativi dell’architettura religiosa del medioevo; i castelli federiciani di Sannicandro e di Gioia del Colle, i Trulli di Alberobello (già patrimonio dell’UNESCO), le tante masserie, tra cui anche molte masserie fortificate, casedde e pagliari. 
La tradizione enogastronomica locale vanta alcuni riconoscimenti con i marchi DOP come l’olio extravergine d’oliva Terra di Bari di Bitonto e il pane di Altamura, e con il marchio DOC il vino Primitivo di Gioia del Colle. I presidi Slow Food con la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, le mandorle di Toritto. Di assoluta rilevanza anche la mozzarella di Gioia del Colle o la Treccia della Murgia e dei Trulli, la ciliegia Ferrovia di Turi, l’uva di Rutigliano, insieme ai prodotti da forno (taralli, biscotti, friselle, focacce), prodotti lattiero-caseari (ricotta, ricotta forte, cacio, caciocavallo, scamorze, burrata, stracciatella), carne cotta alla brace, le paste fresche (orecchiette, cavatelli, strascinati, capunti). 
Nelle aree dei GAL citati sono in cantiere numerosi progetti, tra cui la realizzazione di itinerari escursionistici e di centri visita, l’avviamento di servizi per la popolazione rurale e l’attivazione di progetti di cooperazione con altri territori rurali italiani ed esteri: interventi tra loro sinergici e funzionali al raggiungimento di elevati livelli di qualità della vita e di attrattività del nostro territorio, a vantaggio sia dei residenti che dei visitatori.

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