Molti sono i paesi irpini che tra fede, tradizione e folklore celebrano i riti della settimana santa. Citare tutti gli eventi sarebbe impossibile; citerò solo due di queste celebrazioni: la prima, quella di Vallata, che pare essere la più antica, la seconda, quella di Calitri, perché Calitri dopo il terremoto dell'80 è diventato prima un paese fantasma e poi è stato ripolato da cittadini napoletani, rischiando così di perdere storia e tradizioni, che invece, almeno nella settimana santa, sembrano ancora restistere.
I RITI DELLA SETTIMANA SANTA A VALLATA
Il giovedì tanti giovani di Vallata vestiti da littore e da centurione accompagnano tele di antica fattura rappresentanti le scene della vita e della morte di Cristo, completate dai cosiddetti “Misteri”, oggetti simboleggianti scene e momenti della Passione. Altra peculiarità sono i “cantori”, suddivisi per squadre e formate dai migliori vocalisti locali che cantano i versi della "Passione di Gesù Cristo" di Pietro Metastasio.
All’imbrunire si assiste alla parte più suggestiva e cinematografica della rappresentazione della Passione. Infatti, in linea con la tradizione che prevedeva la messa in scena della condanna e il successivo giro del paese al lume delle torce (aux flambeaux) , negli ultimi anni si sono aggiunte le scene della condanna e della flagellazione del Cristo, con effetti speciali e musiche di fondo a farla da padrone.
Il venerdì 3 dalle ore 11.00, invece, si tiene la storica processione del Cristo morto.
LA PROCESSIONE DELLE CROCI DI CALITRI
La Processione delle Croci un tempo aveva luogo prima che albeggiasse, così da
La tradizione della Processione delle Croci sopravvive – pur con alcune varianti – ancor oggi, attirando in paese turisti e curiosi.