Traduzione della poesia

Da Paolo Statuti

A proposito di traduzione poetica

Lungi dall’essere un teorico di questo genere di traduzione (francamente mi annoiano le varie teorie), ho già espresso nell’articolo “Paolo Statuti e la traduzione della poesia” (musashop.wordpress.com) la mia modesta opinione su questo eterno e discutissimo tema. A costo di apparire lapalissiano, desidero ricordare a chi volesse cimentarsi, in questo difficile e a volte ingrato compito, alcune condizioni sine qua non: ottima conoscenza della lingua del testo originale e di quella della traduzione, passione, sensibilità poetica, predisposizione, gusto della ricerca. In mancanza, anche di una sola di queste condizioni, sconsiglierei chiunque dal fare tentativi che spesso si “traducono” in aborti, e che offendono la memoria dei poeti. Purtroppo mi è capitato spesso di incontrare improvvisati e scadenti traduttori italiani, che giustificano pienamente il luogo comune “traduttore-traditore”, e che “si cimentano” per presunzione e perché in casa hanno un dizionario della lingua da tradurre. A titolo di cronaca, questo non succede ad esempio in Polonia, dove la traduzione della poesia è sempre affidata a veri poeti.
Paolo Statuti