Traffici (il)leciti

Creato il 23 aprile 2012 da Labellaeilcavaliere

Le luci della sala si abbassano, lo schermo si illumina. La penombra della pubblicità che scorre prima dell’inizio del film è il momento perfetto.
«Ti sei ricordata?»
«Ce l’hai?»
Poche parole bisbigliate. Lo scambio avviene rapido. Ognuna sa riconoscere al tatto quale busta deve consegnare a chi. Naturalmente la complicità di anni di allenamento ci consente di compiere questi traffici anche in luoghi affollati, alla luce del sole con estrema disinvoltura.
I pacchi sono voluminosi e ingombrano le borse. Il loro peso è ormai così familiare che se uscissimo senza, ci sentiremmo nude. Persino la nostra camminata si è adattata per rendere il trasporto più confortevole e con una borsa più leggera rischieremmo di perdere l’equilibrio.
La nostra attività è nata spontaneamente, quando sotto i banchi di scuola ci passavamo i libri. Non potendo farci beccare dai professori, abbiamo imparato a dissimulare e a muoverci impercettibilmente, migliorando anno dopo anno strategie e tecniche. Era letteralmente una missione sotto copertura e, soprattutto, senza copertina. È fondamentale non scambiare i libri con la copertina removibile: toglietela o, nei vari trasporti, si rovinerà! Inoltre, scoprirete un ulteriore vantaggio: senza copertina i libri assumono un aspetto più anonimo e si mimetizzano facilmente. Nessuno, nemmeno gli insegnanti con occhi di lince, ci farà troppo caso.
Affinché lo scambio abbia successo, bisogna osservare alcune semplici regole. Consegnate i vostri libri in modo che il trasporto per il vostro “socio in affari” sia agevole; un sacchetto sarà sufficiente e proteggerà la vostra creatura. Trattate i libri affidatovi come se fossero vostri e anche meglio: sono vietate le orecchiette, appunti e simili. Ogni libro è sacro. Non è necessario accelerare il processo di invecchiamento straziandolo; negli anni assumerà da sé l’affascinante aspetto vissuto, ben diverso tra l’altro, da quello di un libro massacrato e agonizzante.
L’amore per la lettura non ha fatto altro che incrementare le occasioni (e la necessità) dei traffici. Con i nostri ritmi di lettura le spese per i libri sono sempre notevoli, ma grazie alla condivisione riusciamo tutte a risparmiare e a leggere molto di più. Senza contare che per qualche tempo abbiamo scongiurato il trasferimento in abitazioni più grandi, anche se lo spazio libero sugli scaffali non dura mai troppo a lungo.

Amaranth

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