Traffico romano

Creato il 12 maggio 2014 da Albix

Sento spesso qualcuno che si lamenta per il traffico congestionato della città di Cagliari, soprattutto quando (e accade sempre più di frequente), nella via Roma si svolgono cortei di protesta e manifestazioni. Dopo avere sperimentato recentemente il traffico romano, posso assicurare chi ne sia all’oscuro, che il traffico di Cagliari, al confronto, è una pista di pattinaggio scorrevole e divertente.

Recentemente, infatti, trovandomi a Roma per ragioni professionali ed essendo in ritardo (per colpa dell’aereo),  ho dovuto prendere un taxi dall’aeroporto di Fiumicino sino a Piazza Cavour.

Una vera odissea in quel traffico infernale; con un taxista,  titolare di tre o quattro telefonini cellulari  che riusciva, mentre guidava, a utilizzarne due insieme (non chiedetemi come facesse, ma lo faceva).

Senza il ritardo dell’aereo avrei preso il treno e la metropolitana e sarei arrivato in un tempo inferiore, evitando lo stress di quel viaggio in taxi, reso più stressante vieppiù dalle chiacchiere del “tassinaro” (un giovane rampante, ex berlusconiano, oggi renziano dichiarato e sfegatato) che, negli intervalli tra una telefonata e l’altra,  è riuscito persino a intavolare con me e con mia figlia più di una discussione tra il cialtronesco e il professionale.

Insomma, un viaggio da sballo. Credetemi, per noi Sardi è sempre più complicato muoversi; o forse sono io che sto invecchiando.

Certo, anche se a rischio della propria incolumità, dai tassisti romani c’è sempre da imparare.

La volta precedente, un tassista romano molto più sobrio e calmo del trentenne rampante di cui sopra (forse anche per merito delle ore serali che, normalmente, nelle strade romane del centro sono meno rumorose e congestionate rispetto al mattino), mentre si parlava del più e del meno, di grillismo e populismo, di imposte e tasse, tributi e contributi, di passaggio nei pressi di Palazzo Montecitorio, con un gesto eloquente della mano, se ne uscì con un’espressione in dialetto romanesco che,  a distanza di mesi, ricordo ancora con simpatia: ” Ecchili là!!!” – disse indicando il palazzo sede della Camera dei Deputati – ” Se so’ magnati tutto, ‘st’impuniti!! “

E  riponendo la mano sul volante, ha poi concluso con un sospiro tra il rassegnato e l’indignato: “ Li mortè!!!”


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