L'AVANA
Un’aereo cubano è precipitato nell’isola caraibica provocando la morte di tutte le 68 persone che erano a bordo. Fra le vittime, secondo il sito cubadebate.cu, vi sarebbe anche un italiano, ma la notizia non è stata ancora confermata dalla Farnesina che sta effettuando verifiche. Secondo un comunicato dell’Istituto cubano dell’Aeronautica Civile (Iacc), un ATR-72-212 della linea cubana Aerocaribbean SA airlines in viaggio da Santiago di Cuba all’Avana è precipitato nella regione centrale di Guasimal, nella provincia di Sancti Spiritus.
A bordo, secondo il sito cubadebate.cu, vi erano 40 cubani (compresi i sette membri dell’equipaggio) e 28 stranieri: un italiano, due tedeschi, due austriaci, tre olandesi, un francese, uno spagnolo, un giapponese, nove argentini, sette messicani e un venezuelano. L’Iacc ha riferito che l’aereo ha segnalato una «situazione di emergenza» alle 17.42 (00.42 in Italia) e poi ha perso contatto con la torre di controllo. I soccorritori non hanno trovato sopravvissuti quando sono giunti sul luogo del disastro.
Secondo il quotidiano Escambray, il relitto dell’aereo era ancora in fiamme ore dopo lo schianto. L’Iacc ha formato un’apposita commissione per indagare sulle cause dell’incidente. L’ATR-72 è un aereo di fabbricazione italo-francese che viene usato per voli regionali. Secondo l’Iacc ha una capacità massima di trasporto di 68 persone e può effettuare viaggi fino ad una distanza di 1.195 chilometri. L’Aerocarribean è di proprietà dello Stato cubano e copre la maggior parte delle rotte interne dell’isola caraibica. Il peggior disastro aereo a Cuba risale al 3 settembre 1989 quando un Ilyushin Il-62 di fabbricazione sovietica si schiantò al suolo poco dopo il decollo all’Avana, provocando la morte di 115 passeggeri -di cui 113 italiani- 11 membri dell’equipaggio e 40 persone a terra.