Si esclude la morte per annegamento poichè provvisto di braccioli. A sorvegliare il bambino c’era l’ istruttore che non appena ha visto Giancarlo in difficoltà, lo ha estratto dall’ acqua. Gli assistenti e un medico presente sul posto hanno provato a rianimarlo senza risultati. Il bambino è stato portato di corsa all’ ospedale, ma già nell’ ambulanza era in arresto cardiaco.
Ancora sconosciute le cause del decesso. La Procura di Cosenza ha disposto l’autopsia per chiarire se il bimbo avesse qualche patologia o qualche malformazione che potrebbe aver causato il malore e la conseguente morte.
I dettagli dell’ accaduto sono stati riferiti da Carmine Manna, assessore ai Fondi Ue del Comune di Cosenza e responsabile della piscina comunale.
E’ intervenuto anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto: «Sono sconvolto come uomo e come padre ancora prima che come sindaco, affranto per la perdita di un piccolissimo concittadino. Non è possibile trovare le parole per esprimere il dolore di un’intera comunità di fronte a questa morte assurda. Il mio pensiero, con tutta la vicinanza possibile, va alla famiglia del bimbo scomparso. Mi stringo ai parenti e in particolar modo alla mamma in questo terribile momento che ha stravolto noi cosentini e non solo».