In Tragitti di Sibylle Berg (Gaffi Editore) ci si perde tra le righe, tra i nomi dei protagonisti dei racconti che si intrecciano sulle spalle del lettore diventando così lo zaino del narrare stesso dei personaggi.
Si resta attoniti di fronte alla capacità che dimostra l’autrice di rendere la scrittura cammino: le figure che popolano questo libro si fanno avanti, si perdono dietro i passi della pagina voltata, si incontrano nuovamente nelle parole di un conoscente oppure più avanti in un altro capitolo.
Tutto gira. Tutto si muove in un vagabonding che fa tirare fiato togliendolo.
Tragitti è un percorso che può sembrare faticoso ma che conduce al silenzio degli sguardi che rimbalzano di bocca in bocca fino a diventare storie, sentimenti, persone.
Buona scelta
IBD