Aggiunte altre pagine. Un giro al largo, verso salita casa tosti, seguendo una traiettoria non frattale. Non è nemmeno una geodetica, bensì un passaggio obbligato attraverso vicoli angusti.
L’epigrafe recitava: Salita Casa Tosti. Lungo l’interminabile scalinata l’aria gelida cristallizzava incasellandosi in Corpi senza Mente che nella notte priva di Sogni, solidificavano il muro del Realismo. Costellazioni di Idee sostituivano la luce delle stelle offuscate dagli ultimi raggi di una luna morente.
Lei, vestita in modo bizzarro, saliva e scendeva quasi danzando tra quei Corpi le cui Menti scollegate erano sparse ovunque per poi solidificarsi nel muro del Realismo, l’anti-religione che contemplava l’assenza di pensiero, enfatizzando la presenza della materia. Materia solida, organica che componeva un’esistenza vacua ed accidentale.
Quasi soffocando, vidi le forme avvolgersi nell’aria gelida. L’epigrafe colorò i propri caratteri di rosso sangue, per poi commutarne la posizione creandone di nuovi. Apparvero frasi impossibili, prive di significato semantico fino alla composizione di un brano tratto da "The Cosmic Code" del fisico Heinz Pagels che aveva sognato la sua morte, come narrato nel libro citato. As I continued to fall in the dark void, embraced by the vault of the heavens, I sang to the beauty of the stars and made my peace with the darkness".