(Recensione di Elena Rimondo per “storiadeifilm.it“) – “Mózes, il pesce e la colomba” è un film di Virág Zomborácz, con Márton Kristóf, László Gálffi, Eszter Csákányi, Andrea Petrik e Krisztina Kinczli. E’ uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 11 febbraio.
Il giovane Mózes fa ritorno a casa dopo un periodo di ricovero per problemi psichici. Ad attenderlo vi sono una zia arrogante, una sorella adottiva, una madre buona ma remissiva e, soprattutto, il padre, un autoritario pastore protestante. Quando questi muore improvvisamente, Mózes inizia ad essere perseguitato dal suo fantasma. Che cosa vuole? Nel tentativo di disfarsi dell’ingombrante spirito, Mózes intraprende un viaggio alla scoperta della propria identità.
“Mózes, il pesce e la colomba” è il surreale titolo italiano del primo lungometraggio della giovane regista ungherese Virág Zomboràcz, il cui titolo originale Utóélet significa in realtà “oltretomba”, “vita oltre la morte”. Se, da un lato, nel titolo italiano va perso il rimando ad un sottogenere cinematografico molto frequentato, dall’altro viene dato risalto al tono del film, nel quale la realtà assume contorni tra il bizzarro e il fantastico. Mózes, un ragazzo buono e sensibile, è costretto a lasciare l’istituto in cui era stato ricoverato per problemi psichici e dove era seguito da un medico al quale – si intuisce – era molto affezionato.
Di tutt’altra natura è il rapporto con la famiglia, tenuta in scacco da Tulipan Janos, il padre autoritario che tutto sembra fuorché un pastore protestante. Come se non bastasse, Mózes deve fare i conti con una zia insopportabile che non fa altro che metterlo in imbarazzo ricordandogli la sua diversità. Si capisce, quindi, perché Mózes non sia più di tanto toccato dalla morte del padre, che si prospetta più come una liberazione che una perdita. Sul più bello, quando finalmente il giovane avrebbe l’opportunità di decidere cosa fare della propria vita, ecco che il fantasma del padre comincia a materializzarsi nei momenti meno opportuni. Nessuno, tranne Mózes, riesce a vederlo, nemmeno il meccanico del paese esperto di spiritismo, il quale gli dà alcune dritte per disfarsi dello spettro. Il problema è che il fantasma non… (per continuare a leggere la recensione > “storiadeifilm.it”']);">cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).