Tramonto a Pescara, sette marzo 2010

Da Apolide

il Sole, trapassata
l’estrema linea d’orizzonte
va a illuminare terre differenti
ma, dal lontano oltre
che sta per vistitare,
pennella il cielo,
prima dello scuro,
splendendo sulle
tele d’Infinito

Ad alte nubi, la luce
spande estremi raggi