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Trancio di pesce spada con crema di aceto balsamico .... pomeriggi uggiosi

Da Babette
Sarà che sono nata a trenta metri dal mare, sarà che quando piove mi ci inzacchero come se avessi attraversato una palude, sarà che per quanto mi sforzi, il mio arguto occhio non  riesce a prevedere che tempo farà e ogni volta che mi metto una magliettina senza maniche e scarpe basse e aperte, rischio sempre di trovarmi al centro di un nubifragio.Amo la pioggia, la trovo coccolosa e meditativa, chiaramente quando ti trovi a casa e spii il temporale dal tuo minuscolo porticato, guardando al di là della vetrata il susseguirsi di capocchie colorate e imprecazioni per non essere riusciti ad evitare la piccola malefica conca divoratrice di scarpe nuove. Ieri avevo appuntamento con R. il cielo era chiarissimo, un caldo infame di quelli che ti fanno evaporare nel giro di cinque minuti, poi Roma è umida e la metro stra piena di gente, niente da fare stavolta il cielo non mi frega, indosso una casacca blu senza maniche di voile e sotto una cannottierina nera, pantaloni alla capri e sandali estivi. Arrivo all'appuntamento macinando strada, il voile fa il suo mestiere e svolazzando mi distrae  dalla cappa di umido ferma ad un metro da me. Ci dirigiamo in un localino tranquillo, per chiaccherare davanti ad un buon aperitivo, scegliamo di sederci fuori per godere di quel sole.Così le parole si snodano davanti a due coloratissimi spritz e una fetta d'arancia sommersa nel ghiaccio. Si parla di A. di B. di progetti futuri e di programmi per il W.e. tra un sorso e l'altro il vento aumenta e la luce che ci inebriava minuti prima lascia il posto ad un'ombra grigia e sottile, la mia casacca non può far nulla contro le raffiche di vento fresco che ci vengono contro, ho gambe e braccia intirizzite, guardo la fetta di arancia, il ghiaccio ormai si è sciolto e penso tra me e me che forse lì dove sta è più al caldo di me. Paghiamo velocemente e trangugiamo gli ultimi sorsi di spritz rimasti nel bicchiere, il cielo si rompe e un lampo illumina la strada, gli inglesi dicono che piovono cani e gatti, non lo so secondo me in quel momento piovevano bisonti. Attraversare le vie di Roma nella pioggia battente, diventa una sfida a rafting, ci puoi pescare se hai la lungimiranza di portarti maschera e boccaglio. Macino strada, mentre i goccioloni mi urtano contro i vestiti che nel giro di due bracciate sono totalmente  fradici, lasciandomi dietro l'eco dei miei splash. Arrivo al mio cortile che i sandali sembrano le scarpette da muta, suono il citofono, rivoli di acqua mi scendono dalla fronte per via dei capelli completamente bagnati. D mi apre e fa: "Ma sei stata in piscina?"
TRANCIO DI PESCE SPADA con CREMA DI ACETO BALSAMICO su letto di rucola
Trancio di pesce spada con crema di aceto balsamico .... pomeriggi uggiosipesce spada a trancirucola 1/2limonepepe nerocipollavino biancosale qbolio evocrema di aceto balsamico
Cuocere in padella un soffritto di cipolla bianca e sfumare con del vino bianco, poggiare i tranci di pesce spada e voltare dopo qualche minuto. Aggiungervi il succo di metà limone e un pizzico di pepe nero.Abbassare la fiamma.Sul piatto di portata sistemare la rucola e condire con un pizzico di sale, un filo di olio evo e qualche goccia di crema di aceto balsamico. Togliere i tranci dal fuoco e sistemare sul letto di rucola, decorare con la crema di aceto balsamico facendo attenzione a versarla sia sul trancio  che sulla rucola.E' un piatto light ma coccoloso!

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