Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxi-televisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos'altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina?"
Un incipit provocatorio e fuori dal comune per il famoso romanzo di Irvine
che esordisce nel mondo letterario alla fine degli anni '80, proprio con "Trainspotting".
Fuori dal comune è soprattutto il tema centrale:
e' il protagonista indiscusso, il più sensibile e intelligente del gruppo, di cui l'ero è l'esatta controparte. Problematici e devastati, questi ragazzi interpretano perfettamente la rabbia alla fine degli anni '80 , incarnano lo sconvolgimento, lo sconforto, il rammarico di una generazione di emarginati, . Le loro scelte non ricadono sui luoghi comuni ed è proprio lo squallore della routine che provoca sconforto e depressione, vuoto esistenziale e desiderio di evasione. esclusi perché "diversi" , un "oceano" che li pervade, anestetizzando il caos del mondo esterno. Drogarsi L'eroina è l'unico rimedio verso quella società moderna che gli è tanto estranea, nella quale non riescono ad integrarsi. Semplice il confronto con gli idoli del tempo, : stessa vita sregolata, stesso disagio verso la società, stesso desiderio di evasione. Decisioni consapevoli, dunque, quelle dei ragazzi che scelgono di bucarsi, certi anche dei molti è una sfida e allo stesso tempo una difesa e di conseguenza il desiderio di smettere: Sick Boy ci prova alla morte della figlia Dawn, trascurata proprio per la droga; Rents, dopo molti viaggi a Londra alla ricerca di una vita normale, ritorna sempre nel tunnel dell'ero e saranno poi i genitori ad aiutarlo a disintossicarsi. Importante il ruolo della famiglia, che non tratta Rents come uno scarto, un tossico da isolare, ma gli restano accanto, lo sostengono fino alla fine. Lou Reed, David Bowie, Iggy Pop, Frank Zappa
Dal romanzo è stato tratto l'omonimo film di Danny Boyle, tipicamente anni '90: non c'è
pudore nel mostrare l'ago nelle vene di Rents, non c'è paura nel descrivere i deliri post-dose, non c'è preoccupazione nello schierarsi dalla parte del drogato. Ironia tagliente e personaggi fuori dal comune e fuori di testa, accompagnano lo spettatore all'interno di un mondo che sembra surreale per la troppa realtà. Romanzo e pellicola mostrano senza remore un mondo censurato e messo ai margini; pochi sono stati gli interpreti, soprattutto musicisti. Irvine Welsh ha attuato una rivoluzione in campo letterario mettendo a fuoco "l'altra società" , dando voce vive e sincera ai ragazzi degli anni '80-'90, considerati semplicemente inutili tossici. Ha saputo cogliere cosa essi chiedessero e cosa cercassero dal mondo: non gli inutili moralismi, l'apatica routine della civiltà benestante, ma una vita più intensa e più autentica, senza droga, che allontani il senso di dolore e depressione.