per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima
E noi ci stiamo attrezzando, ossìssì: abbiamo preso due applicate, le abbiamo tratte fuori dalla segreteria e le abbiamo impalate nell’atrio centrale ad aspettare i genitori che, avendo dovere di iscrivere i figlioli online e avendo diritto di farlo anche se non hanno computer, internet, e l’ultimo videogioco che han visto è il segamedgadrive, ecco, avendo essi uguale diritti, profitteranno delle applicate impalate e si iscriveranno online lì, nell’atrio della scuola dove non devono più venire a portare tutte quelle cartacce di iscrizione. Amen.
p.s.: lo so che è ora che ci svegliamo, e l’informatica, e la modernità e compagnia, ma fatevi un giro tra le famiglie medie e basse di una scuola media (e anche un po’ bassa) e poi ditemi
p.p.s.: ho aspettato la riunione ufficiale presidi, segreterie e Ufficio Scolastico Territoriale, perché non volevo sembrare sospettosa e anti-informatizzante. Comunque, ecco qui: dopo l’iscrizione on-line, l’ordine è di stampare le suddette iscrizioni su carta.
Delle nostre quattro applicate, tre dovranno spostarsi per le iscrizioni (abbiamo tre sedi diverse, tre ordini di scuole diverse e otto plessi, totale almeno 600 alunni che devono spostarsi da un ordine all’altro), perché l’assistenza on-line ai genitori devono darla le scuole che ricevono gli alunni. Rimarremo, sotto gli scrutini, con una sola applicata in segreteria.
Siccome i genitori non sanno niente, nelle tre sedi e otto plessi bisogna, entro due settimane, informare e indirizzare. Si farà.
Nello stesso momento, a due settimane dai prescrutini e a tre dagli scrutini, è arrivato anche l’ordine di fare soltanto pagelle online (chi, come, cosa, quando, non si sa).
Domani nella nostra scuola si ordinano le solite pagelle di carta e si recita il de profundis per gli alberi.
Per chiarire che non sono contro l’informatizzazione o che.
Sono contro le innovazioni che saltano costantemente i gradini iniziali.
Sono contro le innovazioni che arrivano come una doccia fredda due settimane prima delle scadenze (perché il tutto era previsto dalla famosa spendig review, ma il famoso applicativo che consentirebbe di applicare è stato mostrato e dimostrato ieri).
Sono contro le innovazioni che, dopo aver saltato i gradini iniziali (non ultimo, quello di dotare chi deve lavorare degli attrezzi di lavoro adeguati), chiedono ad altri (id est: la scuola) di colmare i buchi, tappare le tapparelle, sbrigarsi, decorrere, inviare comunicazioni alle famiglie in formato elettronico.
Mo’ andate a caghèèèr!