“Questo fatto - spiega il parlamentare ed esponente della comunità lgbt - riporta l’attenzione sull’urgente necessità di modificare la normativa nazionale sulla rettificazione di attribuzione di sesso che di fatto subordina la rettifica dell’atto di nascita e del nome alla sola effettuazione dell’invasivo intervento di ‘riassegnazione chirurgica del sesso’”
Intanto l’ASL chiarisce la sua posizione in merito alla vicenda