Transcendence – La recensione

Creato il 24 aprile 2014 da Drkino

by Valerio Daloiso · 24 aprile 2014

il futuro sarà dominato dall’intelligenza artificiale: ennesimo traguardo dell’umanità o pericolo dai risvolti inquietanti?…

Anche i direttori della fotografia ci provano ed esordiscono alla regia. Per alcuni, forse, dopo aver “illuminato” per tante volte la visione di tanti registi, diventa un bisogno, una necessità ,quella di realizzare la propria di visione. Wally Pfister, elegantissimo direttore della fotografia di quasi tutta la filmografia di Christopher Nolan, passa dunque dietro la macchina da presa con una storia degna della fantascienza cyber punk. Transcendence è la storia di Will Caster, un brillante scienziato che è riuscito a realizzare una potentissima intelligenza artificiale. Le applicazioni in termini di scienza e medicina potrebbero essere molteplici e aprire le porte a nuove frontiere per l’umanità. Will però,durante una conferenza pubblica, viene ferito mortalmente con un proiettile radioattivo da un terrorista anti tecnologia. La moglie prima della sua morte carica il suo cervello nel computer dell’intelligenza artificiale trasformando Will in un’essenza onnipotente. Sarà una benedizione o una condanna per l’umanità? Può un computer, una macchina, un essere completamente artificiale provare emozioni? Discernere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Può in poche parole avere una coscienza? Tematica profondamente affascinante, affrontata in innumerevoli film di fantascienza come per esempio nel recente e bellissimo LEI di Spike Jonze. Nulla di nuovo in buona sostanza, ma è sempre interessante vedere se risulta possibile una prospettiva inedita e inusuale sull’argomento trattato. Non importa cosa racconti è il come lo racconti che può fare la differenza. Wally Pfister al suo primo lungometraggio mira in alto sia a livello stilistico che contenutistico, ma purtroppo a conti fatti realizza un film piuttosto modesto. L’ispirazione pare piuttosto evidente venire dal cinema di Nolan. Certo non risulta tanto strano, a conti fatti, considerando che i due hanno lavorato a stretto contatto per diversi anni. Dunque credo sia naturale che Pfister in qualche modo sia rimasto suggestionato dal regista di Inception. Il problema è che, invece di rielaborare queste suggestioni per creare qualcosa di personale, Wally Pfister sembra solo riuscire a scimmiottare lo stile di Christopher Nolan. Il ritmo è spento e il film fatica ad ingranare, ad entrare nel vivo dell’azione. Anche quando finalmente riesce a piazzare le carte in tavola ci si rende conto che la storia non riesce ad essere appassionante, manca completamente la suspense, la capacità di rilanciare il racconto e dunque anche il finale che in sé portava un barlume di originalità si spegne su se stesso mestamente. Transcendence sulla carta poteva essere un ottimo film di fantascienza, un esordio alla regia promettente. Così non è stato. Wally Pfister, alla sua prima prova registica, dimostra di non avere né stile nè abilità di narratore. Speriamo di ricrederci in un eventuale seconda prova futura.

ARTIFICIOSO

Regia: Wally Pfister – Cast: Johnny Depp, Rebecca Hall, Morgan Freeman, Paul Bettany, Cillian Murphy – UK/China/USA, 2014 – Durata: 119 min.

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