Magazine Cinema

Transparent, la famiglia più sessualmente confusa del piccolo schermo

Creato il 10 dicembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Transparent è probabilmente la serie più amata dalla critica americana degli ultimi 12 mesi. Se ad esempio True Detective insieme a lodi sperticate ha anche trovato qualche detrattore, ebbene sì, Oltreoceano si sono in pratica spese solo parole entusiastiche nei confronti di Transparent. Meritate? Certo che sì. La serie rappresenta infatti un prodotto molto originale all’interno di un panorama americano ricco di cloni e idee riciclate. Lo stile del dramedy creato e diretto da Jill Soloway, regista fattasi notare con l’indie movie Afternoon Delight, è sì vicino a quello di serie hipster come Looking e Girls, però è dotato di una personalità propria. Transparent in particolare ha dalla sua parte una carta molto forte: una rappresentazione della sessualità che supera ogni limite finora mostrato dalla pur libertina programmazione via cavo americana.

Transparent
Transparent va persino oltre quanto mostrato dalle varie serie HBO o degli altri network a stelle e strisce. Al centro di tutto vi è infatti la famiglia sessualmente più confusa mai vista, su piccolo (ma anche grande) schermo. Il padre è un uomo che ha sempre amato travestirsi da donna e che, dopo anni di segreto, ha deciso di rivelare ai figli la sua vera identità sessuale. Mort, interpretato da un fantastico Jeffrey Tambor, è un professore in pensione che si sente una donna, si è sempre sentito una donna e ora ha finalmente scelto di venire allo scoperto e farsi chiamare da tutti Maura. La notizia verrà accolta bene dalla figlia maggiore Sarah (Amy Landecker), che d’altra parte ha appena mollato il marito per mettersi con una donna, e in maniera più conflittuale dai suoi altri due eredi. La figlia minore Ali (Gaby Hoffmann già intravista nell’ultima stagione di Girls), si avvicinerà al mondo trans frequentando una donna che è diventata un uomo. Il figlio maschio Josh (Jay Duplass) prende invece la notizia meno bene, sebbene pure lui abbia problemi di natura sessuale, visto che da ragazzino aveva una storia d’amore con la sua babysitter molto più anziana di lui, e da allora non riesce a impegnarsi seriamente in alcuna relazione. In attesa di scoprire se anche la madre Shelly (Judith Light) ha qualche segreto sessuale da tirare fuori, quello che ne esce è un ritratto famigliare davvero singolare. Il bello della serie è però quello di non spingere nemmeno troppo sul lato trasgressivo, quanto quello di proporre una sessualità che è semplicemente libera da ogni restrizione mentale o tabù imposto dalla società.

Nonostante tutti i plausi della critica siano meritati, va in ogni caso detto che Transparent ha il potenziale per fare ancora di meglio. La prima stagione distribuita in streaming da Amazon è composta da 10 episodi che paiono più che altro un antipasto, per quanto gustoso, di una serie che potrebbe essere persino più efficace. Le puntate di appena mezz’oretta l’una finiscono spesso sul più bello e la sensazione a fine stagione è che manchi qualcosa. Il protagonista trans è già da solo un personaggio favoloso, ma Transparent ne propone anche tanti altri potenzialmente notevoli e per ora non c’è stato abbastanza tempo per svilupparli in pieno tutti. Se la prima stagione di Transparent è quindi buona, molto buona, la sensazione è che la seconda, già confermata e in arrivo nel 2015, possa essere davvero una bomba totale.

di Marco Goi per Oggialcinema.net


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • The Green Inferno – Nuovo trailer e conferma della release italiana per il 24...

    Nessuna buona azione resterà impunita. Così recita il nuovo trailer italiano di The Green Inferno, film diretto da Eli Roth, che non altro che è un omaggio al... Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • It follows

    follows

    Devo chiedere a qualche esperto come mai arrivo sempre in ritardo nel vedere le cose, nonostante nel mondo reale spacco il minuto con la mia puntualità. Leggere il seguito

    Da  Jeanjacques
    CINEMA, CULTURA
  • The Take

    Take

    Quando i film si fanno ad episodi.Da queste parti ci sono almeno due sicurezze:1. Gli inglesi ci sanno fare meglio di tutti nelle serie TV2. Tom Hardy è un... Leggere il seguito

    Da  In Central Perk
    CINEMA
  • Master Blaster al Fantafestival

    Master Blaster Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • No Mercy ( 2010)

    Mercy 2010)

    Un cadavere orrendamente mutilato viene trovato da una birdwatcher e dal suo amico nascosto malamente in riva al fiume. Gli arti e la testa sono stati separati... Leggere il seguito

    Da  Bradipo
    CINEMA, CULTURA
  • Recensione #28 - Wolf Creek 2

    Recensione Wolf Creek

    Dite la verità, siete rimasti affascinati dal nostro amico Mick Taylor, vero? Beh, se avete seguito il consiglio mio e di Gloria nella recensione di ieri e vi... Leggere il seguito

    Da  365 Film
    CINEMA, CULTURA