TRANSROMANICA e gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa: identità culturale e valorizzazione dei territori

Creato il 26 marzo 2011 da Progettiambiente

TRANSROMANICA e CrossCulTour

L’Europa è ricca di patrimoni culturali, molti dei quali già identificati come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Se la conservazione fisica del monumento o dell’opera d’arte può considerarsi ormai in molti casi un traguardo raggiunto, non è sempre efficace il processo di valorizzazione e di inserimento del patrimonio nell’attuale contesto socio-culturale. La preservazione dell’integrità dell’elemento straordinario pone dei limiti alla fruizione, rendendo più complesso il processo di utilizzo e di “appropriazione” culturale. Se poi in passato il patrimonio era elemento aggregante dei valori della comunità locale, l’attuale processo di apertura dei confini, almeno a livello europeo, rende palese l’importanza dell’inserimento dei singoli monumenti in un contesto più ampio, in una rete di relazioni – fisiche, con il territorio circostante e ideali, con quello che è legato dal medesimo sostrato culturale – passate e presenti che contribuiscano ad ampliare a rafforzare il valore delle opere.

Questo percorso è stato intrapreso negli anni ‘80 dal Consiglio d’Europa, con il progetto degli Itinerari Culturali (Cultural Routes), le cui principali finalità sono il rafforzamento della memoria del patrimonio Europeo, lo scambio culturale, la promozione del turismo culturale e lo sviluppo culturale sostenibile.  Il Cammino di Santiago De Compostela è il primo di una lunga serie di itinerari che, secondo le norme e i criteri stabiliti dal Consiglio, sono stati riconosciuti come percorsi culturali fondamentali nella formazione dell’identità e della cultura europea. Nel 2007 è stato riconosciuto quale Grande Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa TRANSROMANICA (www.transromanica.com), un itinerario, non riconducibile a percorsi fisici, ma ideali e culturali, che raccoglie i patrimoni riconducibili al linguaggio artistico Romanico e alla cultura medievale (900 – 1100).

L’Itinerario coinvolge 12 regioni o provincie di 8 diversi paesi: Austria, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Serbia, Slovenia e Spagna. Oltre ai monumenti principali, definiti highlights, i patrimoni “minori”, solitamente esclusi dai principali itinerari turistici, quali pievi e monasteri, sono catalogati e valorizzati. La rete di relazioni rafforza il valore culturale delle singolarità e contribuirà allo sviluppo, culturale, sociale ed economico, di aree solitamente marginali.

Nel 2008 TRANSROMANICA è stata integrata, in alcuni paesi, con il progetto CrossCulTour, finanziato e promosso attraverso il progetto Central Europe, al fine di sviluppare strategie per integrare patrimonio culturale, turismo – creando una meta turistica “diffusa” riconoscibile anche a livello extra-europeo – ed economia.

Grazie a TRANSROMANICA e al progetto CrossCulTour a Modena, per cui l’ente di riferimento è l Provincia, sono stati organizzati una serie di eventi culturali (lezioni magistrali, conversazioni, incontri letterari, conferenze spettacolo e visite guidate), è stato creato un sito  (www.visitmodena.it) da cui è possibile scaricare in formato mp3 audioguide relative alla città ed agli altri centri della provincia, ai monumenti e al suo territorio, e organizzato un corso per giovani non-occupati sulla “gestione creativa di siti culturali” all’interno del quale è nato il progetto Walkin‘n Talkin (http://walkinnandtalking.blogspot.com), che prevede l’integrazione del patrimonio romanico e dei valori del territorio con i nuovi media: Facebook, YouTube e un Blog, sul quale si trovano video realizzati dalle stesse ragazze che hanno ideato il progetto e che sono una preziosa opportunità per uno sguardo nuovo sulla tradizione.

Oltre al patrimonio storico artistico, il patrimonio naturalistico, le peculiarità territoriali, le specialità culinarie, le caratteristiche socio-economiche sono integrate in un sistema che promuove la città e il territorio nel suo insieme. TRANSROMANICA e CrossCulTour rappresentano un importante esempio di come le reti sovranazionali possano servire da stimolo alla progettualità locale.

Autore: Valentina E. L. Preti


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